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Un lungo saggio su Maria Callas , di cui ricorrono quest'anno  i quarant'anni dalla morte , apre questa raccolta di scritti di Alessandro Duranti , studioso di letteratura italiana e appassionato d'opera , che per la prima volta si è deciso a riunire in volume alcuni dei suoi numerosi scritti pubblicati negli anni in varie e prestigiose riviste, e finora apprezzati solo da una ristretta cerchia di lettori. Il saggio sulla Callas ripercorre l’intera carriera del grande soprano attraverso il punto di vista di chi ha potuto conoscerne le sublimi performances solo grazie alle registrazioni su…mehr

Produktbeschreibung
Un lungo saggio su Maria Callas, di cui ricorrono quest'anno  i quarant'anni dalla morte, apre questa raccolta di scritti di Alessandro Duranti, studioso di letteratura italiana e appassionato d'opera, che per la prima volta si è deciso a riunire in volume alcuni dei suoi numerosi scritti pubblicati negli anni in varie e prestigiose riviste, e finora apprezzati solo da una ristretta cerchia di lettori.
Il saggio sulla Callas ripercorre l’intera carriera del grande soprano attraverso il punto di vista di chi ha potuto conoscerne le sublimi performances solo grazie alle registrazioni su disco. Le interpretazioni callasiane sono commentate puntualmente, con passione e scrupolo informativo, e col rimpianto che una simile artista, in un’epoca in cui era già possibile realizzare documenti audiovisivi evoluti, abbia avuto il destino di esser tramandata attraverso registrazioni e filmati spesso mediocri. Con una scrittura affabile e piena di umorismo, Alessandro Duranti racconta le vicende di questa voce leggendaria seguendo il filo dei suoi ricordi di finissimo ascoltatore - di “melomane domestico”, come lui stesso si definisce - e spiegando le ragioni di un mito del Novecento attraverso i documenti sonori grazie ai quali continua a esistere.
Gli altri saggi raccolti nel volume raccontano, con una scrittura di grande finezza e con vivace piglio divulgativo, lontano dal gergo dei melomani e degli addetti ai lavori, l’arte dei principali compositori italiani dell’Otto-Novecento: Verdi, Puccini, Mascagni e tutti i principali autori della cosiddetta “opera verista”. Chiude il volume uno spiritoso saggio su un altro grande ‘dilettante’ della critica musicale, Eugenio Montale, per decenni recensore delle “prime alla Scala” per il “Corriere della Sera”.
Alessandro Duranti ha insegnato Letteratura Italiana all’Università di Firenze e al Middlebury College of Florence. Studioso di Boccaccio, Ariosto, Tasso, Goldoni e Manzoni, ha pubblicato su rivista e in volumi collettivi numerosi saggi su questi autori. È stato per molti anni redattore della rivista “Paragone” sotto la direzione di Anna Banti e di Cesare Garboli.