La silloge di componimenti di Giulia Ruas tocca le corde dell’anima attraverso una poetica ricca di riferimenti all’arte e alla letteratura classica, ma capace di rappresentare appieno le suggesioni del nostro tempo. Il mondo antico, culla della nostra cultura, si fonde con quello moderno, dove desideri e disincanti vengono indagati profondamente, affrontando la mutevolezza e gli eterni contrasti dell’esistenza: la vita e la morte, il dolore e la rinascita.
Il miele dei giovani è un’opera scritta da una giovane autrice esordiente, rivolta ai giovani ma non solo, perché ci insegna che l’età anagrafica lascia spazio alle mille fasi in cui l’anima ha occasione di rifiorire. Esplorando i meandri rarefatti di terre lontante o vivide prospettive di metropoli contemporanee, Giulia Ruas ci conduce lungo un viaggio che stimola tutti i nostri sensi, e ne inquadra alcuni scorci come all’interno di fotografie animate. Dalla nostalgia alla solitudine una dimensione dal forte impatto emotivo che assume la forma di un accogliente rifugio. Un’opportunità per allontanarci dal frastuono del nostro mondo, per lasciarci alle spalle il senso di inadeguatezza e recuperare tutta l’energia benefica con cui ripartire, andando incontro alla libertà.
Giulia Ruas è nata a Roma nel 2003, di nazionalità italo-francese.
Fin da piccola segue la madre, costumista, in giro per il mondo con il Cinema.
Vive per un breve periodo a Torino e anche a Parigi, altra sua città di origine.
Fin da subito si appassiona alla scrittura, all’arte, alla fotografia, per quest’ultima vince il secondo premio nel concorso nazionale di fotografia Arte per Rinascere (2021).
Inizia la sua attività letteraria all’età di sette anni, scrivendo piccoli racconti.
Diplomata al Liceo Classico Statale E.Q. Visconti di Roma, ora studia Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma e Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali alla Ca’ Foscari di Venezia.
Il miele dei giovani è un’opera scritta da una giovane autrice esordiente, rivolta ai giovani ma non solo, perché ci insegna che l’età anagrafica lascia spazio alle mille fasi in cui l’anima ha occasione di rifiorire. Esplorando i meandri rarefatti di terre lontante o vivide prospettive di metropoli contemporanee, Giulia Ruas ci conduce lungo un viaggio che stimola tutti i nostri sensi, e ne inquadra alcuni scorci come all’interno di fotografie animate. Dalla nostalgia alla solitudine una dimensione dal forte impatto emotivo che assume la forma di un accogliente rifugio. Un’opportunità per allontanarci dal frastuono del nostro mondo, per lasciarci alle spalle il senso di inadeguatezza e recuperare tutta l’energia benefica con cui ripartire, andando incontro alla libertà.
Giulia Ruas è nata a Roma nel 2003, di nazionalità italo-francese.
Fin da piccola segue la madre, costumista, in giro per il mondo con il Cinema.
Vive per un breve periodo a Torino e anche a Parigi, altra sua città di origine.
Fin da subito si appassiona alla scrittura, all’arte, alla fotografia, per quest’ultima vince il secondo premio nel concorso nazionale di fotografia Arte per Rinascere (2021).
Inizia la sua attività letteraria all’età di sette anni, scrivendo piccoli racconti.
Diplomata al Liceo Classico Statale E.Q. Visconti di Roma, ora studia Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma e Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali alla Ca’ Foscari di Venezia.