Il flauto, antico strumento dei Popoli naturali, accompagna il lettore in un viaggio dimensionale e interiore nel mondo dei Celti. L’Autore racconta la sua esperienza dell’incontro con i druidi della magica foresta di Brocéliande, nel cuore della Bretagna, che lo hanno guidato nell'approfondimento spirituale, storico e musicale della conoscenza del flauto. Nel testo affronta e sviluppa tutte quelle tematiche del mondo celtico che si intrecciano tra la storia e il mito e che rappresentano il contesto culturale in cui il flauto ha avuto origine. L'Autore si fa portavoce anche del coinvolgimento in chiave politica dello strumento musicale. Si rivela una storia sconosciuta in cui il flauto, simbolo dell'antica tradizione dei Nativi europei, è stato al centro di un tentativo di manipolazione storica che ha cercato di cancellarne il suo utilizzo e, insieme, l'antica tradizione del celtismo in Europa. Tentativo fortunatamente fallito, a cui è seguita la riabilitazione musicale dell'antico strumento e con essa il riaffermarsi ancora una volta dell'identità della cultura tradizionale che il flauto rappresenta.---Giancarlo Barbadoro, giornalista, scrittore, musicista e speaker radiotelevisivo, è autore di numerosi testi sul celtismo e sulle tradizioni dei Nativi europei, in cui ha raccolto le testimonianze e le esperienze delle antiche famiglie celtiche del Nord e Centro Europa per dare continuità alla tradizione druidica. È membro del gruppo di musica celtica LabGraal a cui partecipa nella doppia veste di flautista e poeta. È presidente della Ecospirituality Foundation onlus, una organizzazione in stato consultativo con le Nazioni Unite che lavora per la tutela dei luoghi sacri e delle tradizioni dei Popoli naturali. È delegato ONU e rappresentante di sei organizzazioni indigene.