Tacito racconta che Seneca, in prossimità della sua morte, dettò una memoria. Di questo testo si è persa ogni traccia. Da qui il romanzo prende spunto e avvio: nel giorno in cui Seneca ha notizia della sua condanna a morte da parte di Nerone, nelle poche ore che gli rimangono egli detta allo schiavo Fabio la storia della sua vita. Un capitolo con la voce narrante del filosofo si alterna a uno raccontato da un narratore terzo. Seneca è un personaggio controverso: filosofo stoico e ricchissimo usuraio, precettore di Nerone e tessitore di intrighi di palazzo, fustigatore di costumi e complice di omicidi. La sua esistenza si intreccia con quella di Caligola, Claudio, Messalina, Agrippina e soprattutto Nerone, in uno spaccato di storia romana tra i più affascinanti.