Nella mia esperienza di insegnante ho avuto modo di confrontarmi con diverso materiale didattico in uso nelle scuole secondarie di primo grado. Avendo avviato in diverse scuole laboratori di mandolino mi sono reso conto che il materiale didattico per questo strumento scarseggiava, era poco aggiornato e poco adatto ad un livello di iniziale approccio allo strumento.
Pertanto nell'organizzazione di questi laboratori didattici ho elaborato una serie di materiali che potessero essere facilmente fruibili da parte degli alunni e che ora metto a disposizione di tutti sperando di essere d'aiuto.
“Il mio primo quaderno di mandolino” vuole essere essenzialmente un manuale pratico. Il volume è diviso in tre parti.
La prima parte di carattere prettamente teorico si dedica alla notazione musicale e le sue regole. La seconda parte “Manuale pratico” invece è il cuore dell'opera ossia, è quella parte del metodo dove l'allievo impara a suonare praticamente usando le regole teoriche apprese durante la prima parte. Questa seconda parte di arricchisce di nozioni teoriche sempre riferite alla prassi man mano che il livello di apprendimento dell’allievo aumenta.
Consiglio all'insegnante di cominciare con i primi esercizi della seconda parte contestualmente alla prima in modo da poter dare all'allievo una immediata esperienza sonora al fine di non disperderne la motivazione allo studio.
La terza parte del metodo vuole essere una prima antologia di musica d'assieme, con semplici brani arrangiati in maniera molto flessibile, utili nei momenti di saggio musicale.
Buon lavoro!
Pertanto nell'organizzazione di questi laboratori didattici ho elaborato una serie di materiali che potessero essere facilmente fruibili da parte degli alunni e che ora metto a disposizione di tutti sperando di essere d'aiuto.
“Il mio primo quaderno di mandolino” vuole essere essenzialmente un manuale pratico. Il volume è diviso in tre parti.
La prima parte di carattere prettamente teorico si dedica alla notazione musicale e le sue regole. La seconda parte “Manuale pratico” invece è il cuore dell'opera ossia, è quella parte del metodo dove l'allievo impara a suonare praticamente usando le regole teoriche apprese durante la prima parte. Questa seconda parte di arricchisce di nozioni teoriche sempre riferite alla prassi man mano che il livello di apprendimento dell’allievo aumenta.
Consiglio all'insegnante di cominciare con i primi esercizi della seconda parte contestualmente alla prima in modo da poter dare all'allievo una immediata esperienza sonora al fine di non disperderne la motivazione allo studio.
La terza parte del metodo vuole essere una prima antologia di musica d'assieme, con semplici brani arrangiati in maniera molto flessibile, utili nei momenti di saggio musicale.
Buon lavoro!