José Arcadio Buendía è il personaggio principale di questa storia… anzi no, è Violet Trefusis. In realtà, non è né l’uno né l’altra: la voce narrante di questo romanzo non ha un’identità definita. Perché quando i sentimenti sono così intensi, gli amanti non hanno bisogno di nomi, così come non è importante conoscerne il sesso o l’età. E infatti, tra una pagina e l’altra viene raccontata la passione profonda che il protagonista prova per Ursula oppure per Vita, due nomi per la stessa donna, lo stesso oggetto del desiderio. Tra le lettere scritte e i pensieri sulla vita, José/Violet analizza l’amore assoluto, quello complesso e doloroso della separazione e quello intenso e focoso del ricongiungimento, quello dubbioso e platonico e quello vivo e senza limiti. Perché mentre ogni cosa è destinata a finire, i sogni – reali o fasulli che siano – sono destinati a esistere per sempre.