Un giornalista romano in carriera viene inviato dal suo giornale in Medio Oriente, dove dovrà mettere a frutto le sue capacità per realizzare un reportage sulle diverse culture presenti nell’area e sulle conseguenze del mai sopito conflitto tra Israele e Palestina sul vivere quotidiano. Il romanzo è ambientato tra maggio e luglio 2013 e scritto prima della tragica vicenda dell’Isis.
Pietro Tarentini, il protagonista, si innamora subito della missione cui è stato destinato ed attraversa Israele, Palestina, Libano, Siria accompagnato da due diversi Ciceroni, l'israeliano Eliyahu ed il palestinese Mahmoud, che gli fanno da interpreti e lo introducono nei luoghi e nelle situazioni che ne ispirano il reportage. Qui, entrando in contatto con il potere delle istituzioni e delle fazioni contrapposte, con il dolore e le sofferenze della gente comune, cambia profondamente nell’animo. Nonostante i venti di guerra, il protagonista riesce solo a cogliere pace e serenità in questi luoghi e nelle vite delle persone comuni. Un vero inno alla pace ed alla tolleranza.
Pietro Tarentini, il protagonista, si innamora subito della missione cui è stato destinato ed attraversa Israele, Palestina, Libano, Siria accompagnato da due diversi Ciceroni, l'israeliano Eliyahu ed il palestinese Mahmoud, che gli fanno da interpreti e lo introducono nei luoghi e nelle situazioni che ne ispirano il reportage. Qui, entrando in contatto con il potere delle istituzioni e delle fazioni contrapposte, con il dolore e le sofferenze della gente comune, cambia profondamente nell’animo. Nonostante i venti di guerra, il protagonista riesce solo a cogliere pace e serenità in questi luoghi e nelle vite delle persone comuni. Un vero inno alla pace ed alla tolleranza.