Ogni nostro pensiero, buono o cattivo, si concretizza,
si materializza, diventa, in una parola, una realtà.
“Quando praticate coscientemente l’autosuggestione, fatelo con naturalezza, con semplicità, con convinzione e sopratutto, senza alcuno sforzo. Se l’autosuggestione incosciente e spesso cattiva si realizza così facilmente è perché essa viene fatta senza sforzo”
“Allorché v’è un conflitto tra la volontà e l’immaginazione è sempre l’immaginazione che ha il sopravvento. In questo caso, che è purtroppo molto frequente, non solamente noi non facciamo ciò che vogliamo, ma il contrario di ciò che vogliamo; per esempio: più vogliamo dormire, più vogliamo trovare il nome di una persona, più vogliamo trattenerci dal ridere, più vogliamo evitare un ostacolo pensando che non possiamo, e più siamo sovraeccitati, più il nome ci sfugge, il riso abbonda, più direttamente corriamo verso l’ostacolo.
L’immaginazione dunque e non la volontà è la prima facoltà dell’uomo: perciò è veramente grave errore quello di raccomandare alle persone di curare l’educazione della loro volontà: è invece l’educazione della propria immaginazione cui bisogna rivolgere tutte le nostre cure”
si materializza, diventa, in una parola, una realtà.
“Quando praticate coscientemente l’autosuggestione, fatelo con naturalezza, con semplicità, con convinzione e sopratutto, senza alcuno sforzo. Se l’autosuggestione incosciente e spesso cattiva si realizza così facilmente è perché essa viene fatta senza sforzo”
“Allorché v’è un conflitto tra la volontà e l’immaginazione è sempre l’immaginazione che ha il sopravvento. In questo caso, che è purtroppo molto frequente, non solamente noi non facciamo ciò che vogliamo, ma il contrario di ciò che vogliamo; per esempio: più vogliamo dormire, più vogliamo trovare il nome di una persona, più vogliamo trattenerci dal ridere, più vogliamo evitare un ostacolo pensando che non possiamo, e più siamo sovraeccitati, più il nome ci sfugge, il riso abbonda, più direttamente corriamo verso l’ostacolo.
L’immaginazione dunque e non la volontà è la prima facoltà dell’uomo: perciò è veramente grave errore quello di raccomandare alle persone di curare l’educazione della loro volontà: è invece l’educazione della propria immaginazione cui bisogna rivolgere tutte le nostre cure”