Già il titolo fa intuire in quale ambiente si troverà a operare il commissario De Vincenzi, il primo detective della letteratura italiana. Spesso De Angelis si è confrontato con il mondo dell'arte come nel giallo Il Do tragico, ma solitamente fa muovere il suo protagonista nella Milano degli anni trenta. Stavolta lo porta a Roma, nel concitato e vizioso mondo di divi e dive del cinema dal quale si parte per inoltrarsi in una trama particolarmente sentita e intensa, che sfocia nell'ossessione del serial killer. C'è anche una nota erotica a rendere ancora più avvincente un giallo che ha per protagonista un commissario insolito, mai visto all'epoca, colto e pensatore, amante di letture all'epoca definite pericolose e tenace sostenitore del proprio intuito anche quando gli indizi lo porterebbero nella direzione opposta.
I romanzi di De Angelis, a lungo dimenticati, sono stati riscoperti prima negli anni sessanta grazie al lavoro di Oreste del Buono e poi resi definitivamente popolari dagli sceneggiati televisivi andati in onda tra il 1974 e il 1977 e interpretati da Paolo Stoppa. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
I romanzi di De Angelis, a lungo dimenticati, sono stati riscoperti prima negli anni sessanta grazie al lavoro di Oreste del Buono e poi resi definitivamente popolari dagli sceneggiati televisivi andati in onda tra il 1974 e il 1977 e interpretati da Paolo Stoppa. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.