E’ un vero piacere perme affidare a questo libro il risultato di molteplici ricerche per approfondire il mistero di Rennes-le-Chateau, che tutt’oggi rimane insoluto, ma affascina ancora. Sono giunta ad un risultato, lo offro ai lettori e lo dedico alla protagonista, Maria Antonietta, regina di Francia. Rennes-le-Chateau è un villaggio del più sperduto sud della Francia. Dal 1886, allora contava non più di 300 anime; Rennes-le-Chateau nasconde un mistero, che per ben più di un secolo ha affascinato gli storici, i ricercatori e chiunque si sia ad esso accostato. Le ipotesi, le soluzioni prospettate nello scorrere degli anni hanno coinvolto qualche reginotta dei secoli passati;si è parlato di un tesoro sepolto e poi riapparso in una grotta, composto di cianfrusaglie in metallo prezioso; si sono scomodati Catari e Templari, si è accennato ad un segreto sconvolgente, la cui propagazione avrebbe destabilizzato chissà chi, chissà che cosa. Ma il mistero rimane! Questa la soluzione proposta nel presente scritto. Il curé del villaggio, BérengerSaunière scopre casualmente nella chiesetta dei piccoli oggetti e subito dopo “un’altra cosa”, in una oule, cioè in un pentolone di terracotta. Immediatamente, il prete riceve un cospicuo lascito da una nobildonna, la contessa di Chambord. Seguono nel tempo altre sostanziose rimesse di denaro a favore del curato da parte di istituti di credito francesi, austriaci ed ungheresi. Perché?Perché proprio al prete di quello sperduto paesello? Bérenger ristruttura la chiesetta del villaggio, completamente fatiscente, acquista terreni nelle adiacenze ed erige notevoli costruzioni, che nulla hanno di carattere religioso. Il prete subirà diversi processi diocesani ed anche minacce, ma non svelerà mai il perché dell’afflusso nelle sue mani di tanto denaro, moneta corrente dell’epoca. Nel 1917, anno della sua morte, il segreto inviolato calerà con lui nella tomba. Rimangono le sue costruzioni, gli abbellimenti, muti testimoni, non però muti per chi ricerca, studia, collega e…scopre!