Da un continente all’altro, da un paese all’altro, da una città all’altra. In questo fantasmagorico libro-ventaglio di luoghi e di sensazioni, a metà strada fra il diario e il saggio giornalistico, Ana Blandiana – una delle maggiori, se non la maggiore fra le narratrici e poetesse rumene contemporanee – dispiega tutta la sua raffinata arte di scrittrice per compiere un giro mozzafiato intorno al mondo. La sua sensibilità e l’occhio vigile e benevolo colgono e ci offrono immagini e descrizioni di paesaggi e di umanità che il lettore ha qui il privilegio di poter godere attraverso la sua vivida ed emozionante scrittura. Interessata più a sottolineare i particolari e gli elementi meno evidenti, che sfuggono inevitabilmente all’osservatore sbadato e frettoloso – come potrebbe essere il turista odierno mordi-e-fuggi – Ana Blandiana si sofferma con avidità a contemplare ciò che la circonda senza tralasciare il minimo dettaglio, andando oltre l’immediato dato fisico, investendolo di una luce nuova, filtrato attraverso la propria sensibilità, il proprio vissuto, la propria intima esperienza, le proprie emozioni, espresse in modo diretto, in uno sciolto fluire, che sgorgano aureolate dalla vibrante armonia che le ispira. Un dipinto, un tempio greco, un acquazzone, un grattacielo, una cattedrale, una piazza italiana, due ciclisti accaldati, un orologio che segna il tempo al contrario, un cimitero di campagna e uno monumentale, un gruppo di indiani d’America, e tanto altro ancora: insomma, l’arte, la natura, la storia, la psicologia umana, nulla sfugge all’accesa curiosità e alla perenne necessità e voglia della scrittrice di scoprire e di capire il mondo in cui viviamo. E in questo suo libro ce ne rende generosamente partecipi.