Jemna el Fna, la celebre piazza di Marrakech, cominciava a riempirsi, come sempre, tutti i giorni, dal tramonto all’alba, è la piazza più affollata del mondo… Gli edifici la circondano in modo disordinato ma sono incantevoli, fermi nel tempo, come tutta la piazza. I suoi colori, i suoi rumori, gli odori sono caos ed estasi, in cui perdersi per dimenticare qualunque cosa.L’Autrice, al ritorno da ogni vacanza in giro per il mondo, risponde alle curiosità del nipotino Gegè e gli racconta le avventure che ha vissuto, i posti che ha visto, le meraviglie che ha incontrato, da un punto di vista sia culturale che umano. Ne esce una sorta di diario di viaggio un po’ spiritoso, un po’ arguto e un po’ esplorativo. Il tutto visto con gli occhi di un terrone… come si autodefinisce ironicamente l’Autrice: occhi che servono anche a noi per vincere ipocrisie, intolleranze, discriminazioni e per capire che viaggiare, in sostanza, è anche indagare se stessi.