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“Il Mostro «a» Firenze” è un compendio articolato in tre parti e costituito da una scrupolosa selezione e riproduzione di atti, documenti, articoli di stampa, perizie criminologiche, risultanze investigative e processuali, fino a delineare i contorni chiari e ben riconoscibili del cosiddetto “Mostro” e di eventuali complici, sia nelle azioni omicidiali, sia anche nella sconvolgente sequenza di coperture autorevoli di cui questo soggetto ha goduto e gode ancor oggi, grazie ai pesanti ricatti che pone in essere a tutela della propria incolumità giudiziaria. Nella Parte prima, “Le Cronache”,…mehr

Produktbeschreibung
“Il Mostro «a» Firenze” è un compendio articolato in tre parti e costituito da una scrupolosa selezione e riproduzione di atti, documenti, articoli di stampa, perizie criminologiche, risultanze investigative e processuali, fino a delineare i contorni chiari e ben riconoscibili del cosiddetto “Mostro” e di eventuali complici, sia nelle azioni omicidiali, sia anche nella sconvolgente sequenza di coperture autorevoli di cui questo soggetto ha goduto e gode ancor oggi, grazie ai pesanti ricatti che pone in essere a tutela della propria incolumità giudiziaria. Nella Parte prima, “Le Cronache”, l’Autrice, in considerazione del fatto che dal 1968 (data del primo delitto presumibilmente attribuibile al “Mostro”) sono trascorsi ben quarant’anni, ha ritenuto, al fine di consentire la conoscenza dei molteplici fatti di questa sanguinosa pagina della storia italiana anche a coloro che all’epoca dei duplici delitti non erano ancora nati – o erano troppo giovani per interessarsi a tanto orrore –, di rileggere la più significativa cronaca nera scritta in tempo reale; spesso davanti ai corpi ancora caldi delle vittime, tra la ressa della gente, dei fotoreporter, delle forze dell’ordine, dei magistrati, medici legali, criminologi, fino a rendere attuale lo scenario dei delitti, come se per i lettori quei fatti oggi fossero appena accaduti. In questa ricerca giornalistica, l’Autrice non si è fermata alla data dell’ultimo duplice delitto, bensì ha inteso pubblicare quanto la stampa ha reso noto di questa vicenda anche negli anni successivi ai delitti; anni questi che hanno accompagnato indagini difficili e controverse, processi, arresti clamorosi e assoluzioni, o condanne altrettanto clamorose e poste sotto i riflettori di tutto il mondo. Ed è all’arco di tempo che va dal 1995 – momento in cui per una circostanza del tutto casuale si trovò ad entrare clamorosamente nella vicenda del “Mostro di Firenze”, come già allora era definita.– ad oggi, che l’Autrice ha inteso dedicare la Parte seconda, volendo rappresentarvi proprio l’aspetto istituzionale. E’ questo il percorso che l’Autrice seguirà in prima persona, per capire e poter documentare quanto appare ancor oggi ben nascosto dietro le quinte del teatro giudiziario; e così far anche comprendere che se il Serial Killer può ancora permettersi di girare a piede libero, è solo perché non lo si è voluto o potuto catturare. L’Autrice mette a nudo i volti di un Antistato annidato nello Stato, e di certo in questa lettura a dir poco drammatica non mancano documenti sconvolgenti con firme autorevolissime, non mancano colpi di scena e falsi ideologici siglati senza pudore alcuno, in spregio della memoria stessa delle vittime e delle loro famiglie; non manca quindi nulla di quella parte guasta che ha contagiato e reso malato l’intero sistema giudiziario italiano. Da qui il passo è breve; è quindi quasi naturale per i lettori più attenti il passaggio alla Parte terza, con l’addentrarsi nella storia di un uomo diventato non un Mostro, ma “Il Mostro”, sino a riconoscerne la vera identità… E quanti esclameranno inorriditi: “Dio mio, eppure l’ho frequentato, stimato, siamo andati a cena chissà quante volte insieme…”! Il Mostro, si è manifestato “a” Firenze, ma fu generato altrove, anche se il suo habitat naturale volle eleggerlo tra le “dolci colline di sangue” che incorniciano quella che tuttavia per il mondo intero rimane e rimarrà la “città dell’Arte”. Dovremo a questo punto anche onestamente ammettere che in ciascuno di noi può nascondersi una bestia ferita, una Bestia che a sua volta si vendicherà sbranando l’altrui innocenza, rubando agli altri l’amore di cui fu privata prima di trasformarsi e dare sfogo alla bestialità e alla ferocia che poi generano i Mostri del nostro tempo.