La luna, un motivo caro ai poeti assume connotati differenti nei poeti del Verismo e Decadentismo. Si passa da una Selene oggettiva di Verga, ad un Pascoli che rompe con la tradizione precedente rifuggendo i chiari di luna sereni, connotandoli invece con un ricordo di morte. D’Annunzio invece la fa sua, si fonde interamente in essa compiendo la trasfigurazione totale del superuomo.