“Un signore aveva da tanti anni un grande naso; il naso era bello ma gli era diventato antipatico; (...) Fu per questa ragione che disse al suo naso: “vedi un po' se trovi in giro un altro naso per fare uno scambio, io voglio un naso nuovo...”Questa favola è una favola indiscutibilmente “contemporanea”, fatta per piccoli, ma anche per grandi. Fresca e nuova non solo perché non c'è più il famoso inizio “C'era una volta”, ma – finalmente - un sottinteso e deciso “c'è ora”.In un mondo in cui la mancanza di accettazione di se stessi è al primo posto, in cui il tempo viene usato soprattutto per somigliare nelle fattezze e nella mentalità ad idoli, “vip” e star di ogni genere, tranne che a se stessi, questa favola invita noi tutti, uomini e donne di tutte le età, ad accettare la nostra meravigliosa diversità e quella degli altri.La diversità ci distingue per anima, mente e fisico da ogni altro individuo, è una ricchezza incalcolabile per nulla considerata dalla mentalità odierna.Il “signore” della favola, attraverso vari tentativi di cambiamento, questo lo ha capito: ora tocca a noi.