Quella di Liliana Manfredi è una storia vera. È lei l'unica sopravvissuta a una strage nazista nel giugno del 1944. Aveva undici anni quella terribile notte, quando vennero uccisi trentacinque civili innocenti alla Bettola, sulle colline di Reggio Emilia. Ma la storia di Liliana ha un elemento in più, che la rende forse unica al mondo. Fucilata insieme alla mamma e ai nonni, ha avuto la fortuna di rimanere solo ferita, e l'audacia di tentare una fuga rocambolesca fino al fiume. Ed è lì, sul greto del torrente Crostolo, con una gamba spezzata e tre pallottole nel corpo sanguinante, che si è consumato il miracolo: il nazista addetto al giro di ricognizione post-strage scopre Liliana nascosta nell'erba e invece di darle il colpo di grazia la porta di peso sulla strada principale, rischiando la corte marziale per salvarle la vita.