QUESTO LIBRO È A LAYOUT FISSO
Il nipote di Rameau è un dialogo satirico nel quale Diderot discute
su questioni di etica ed estetica. I due personaggi che danno vita
al dialogo sono designati con i pronomi lui e io, il primo indica Jean-
François Rameau e il secondo lo stesso Diderot.
Rameau intrattiene il filosofo raccontando episodi della propria vita:
è un musicista fallito, un adulatore di professione, un miserabile di
talento; uno scroccone che sopravvive facendo il buffone di corte nei
salotti della borghesia parigina.
Agli occhi del filosofo, quest’individuo spregevole appare come un
misto di delirio e di buonsenso, di abiezione e di onestà. E proprio per
questa sua contraddittorietà, il giovane Rameau sconcerta e affascina
Diderot, il quale constata, stupefatto e a tratti inorridito, come sia
possibile che una stessa persona sia dotata della più profonda sensibilità
estetica e del tutto sprovvista del sentimento morale.
Il nipote di Rameau è un dialogo satirico nel quale Diderot discute
su questioni di etica ed estetica. I due personaggi che danno vita
al dialogo sono designati con i pronomi lui e io, il primo indica Jean-
François Rameau e il secondo lo stesso Diderot.
Rameau intrattiene il filosofo raccontando episodi della propria vita:
è un musicista fallito, un adulatore di professione, un miserabile di
talento; uno scroccone che sopravvive facendo il buffone di corte nei
salotti della borghesia parigina.
Agli occhi del filosofo, quest’individuo spregevole appare come un
misto di delirio e di buonsenso, di abiezione e di onestà. E proprio per
questa sua contraddittorietà, il giovane Rameau sconcerta e affascina
Diderot, il quale constata, stupefatto e a tratti inorridito, come sia
possibile che una stessa persona sia dotata della più profonda sensibilità
estetica e del tutto sprovvista del sentimento morale.