Molti hanno scritto sull’America, sugli aspetti più clamorosi delle sue vicende, storia, politica, cultura, personaggi famosi. Invece in questo libro si parla di un’America quotidiana e delle sue trasformazioni dagli anni Cinquanta a oggi. È l’America degli Stati interni, delle cittadine modeste, delle persone comuni, delle radici di quello che poi emerge allo sguardo del resto del mondo. Perché l’America dei grandi eventi nasce da lì, dalla provincia immensamente varia e dai suoi abitanti.Capitolo per capitolo si entra nel cuore della vicenda americana e si capisce l’importanza dell’espressione ripetuta infinite volte nel mondo americano: “New Hope”, Nuova Speranza. Si parte dal ricordo di un arrivo che non è quello solito del classico emigrante, ma l’arrivo a New York di un’italiana giovane, colta e innamorata, negli anni Cinquanta, quando l’Italia era da poco uscita dalla guerra e lei era ignorante del mondo ma ansiosa di conoscerlo. Poi vengono le esperienze pratiche, il cibo, le diverse regioni americane con le loro tradizioni, il fascino di Manhattan, il lato ideale e mitologico della realtà americana e si riflette su ciò che significa oggi essere americani. Ora che gli Stati Uniti sono entrati in una nuova fase della loro vita è importante e bello ricordare da dove proviene il fascino di quel paese che chiamiamo “America”.