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La comunità ebraica ha vissuto in Polonia per circa un millennio, contribuendo a formarne l’industria e la cultura. Nei villaggi e nelle città, giudei osservanti e non convivevano senza alcuna discriminazione con i cristiani. Con lo scoppio della guerra, tutto cambiò. Durante l’occupazione tedesca, molti polacchi collaborarono con i nazisti di loro spontanea volontà e, una volta terminato il conflitto, alcuni di loro non esitarono a uccidere molti degli ebrei sopravvissuti.
“Stentavo a comprendere come, a breve distanza dal luogo in cui si era consumata una così immane tragedia, la vita potesse scorrere tranquilla. Mi chiedevo come potessero i cittadini polacchi tornare ogni sera al caldo della propria casa e preparare ai propri figli una minestra bollente, laddove sulla collina che dominava la città, uomini, donne e bambini, ridotti alla fame, venivano sistematicamente sterminati sotto lo sguardo inerme di altri, costretti ad attendere in fila il proprio turno”.
Una storia di coraggio, speranza, lealtà e tradimento. Una narrazione intensa, documentata da foto autentiche, che offre al lettore un punto di vista diverso su una delle più tristi pagine della nostra storia, mostrando come un paese dapprima unito e privo di discriminazioni, a seguito del nazismo e della guerra, si sia radicalmente e irragionevolmente trasformato.
La comunità ebraica ha vissuto in Polonia per circa un millennio, contribuendo a formarne l’industria e la cultura. Nei villaggi e nelle città, giudei osservanti e non convivevano senza alcuna discriminazione con i cristiani. Con lo scoppio della guerra, tutto cambiò. Durante l’occupazione tedesca, molti polacchi collaborarono con i nazisti di loro spontanea volontà e, una volta terminato il conflitto, alcuni di loro non esitarono a uccidere molti degli ebrei sopravvissuti.
“Stentavo a comprendere come, a breve distanza dal luogo in cui si era consumata una così immane tragedia, la vita potesse scorrere tranquilla. Mi chiedevo come potessero i cittadini polacchi tornare ogni sera al caldo della propria casa e preparare ai propri figli una minestra bollente, laddove sulla collina che dominava la città, uomini, donne e bambini, ridotti alla fame, venivano sistematicamente sterminati sotto lo sguardo inerme di altri, costretti ad attendere in fila il proprio turno”.
Una storia di coraggio, speranza, lealtà e tradimento. Una narrazione intensa, documentata da foto autentiche, che offre al lettore un punto di vista diverso su una delle più tristi pagine della nostra storia, mostrando come un paese dapprima unito e privo di discriminazioni, a seguito del nazismo e della guerra, si sia radicalmente e irragionevolmente trasformato.