"Il peso della Carta" non è un romanzo. Non è nemmeno un pamphlet. Non si può considerare una novel story, né un saggio."Il peso della Carta" è, invece, una raccolta di pensieri che ruota intorno alla dimensione più vera ed attuale dell'uomo: la cittadinanza.Una cittadinanza oggi priva di conoscenza e di riconoscenza verso se stessa.Ognuno di noi, quale cittadino del Paese italiano, deve ritrovarsi nel passato prima di avanzare una richiesta presente o futuribile.Questo passato, composto da storie, episodi, programmi politici, uomini e idee, è rappresentato per la gran parte dalla nostra Carta Costituzionale.La Costituzione è, oggi, sepolta sotto il peso di logiche antidemocratiche, classiste e mediatiche che ci conducono quotidianamente nell'ignoranza.La riscoperta, quasi classica, del nostro potenziale è un atto dovuto."Il peso della Carta" rappresenta il tentativo di risvegliare le coscienze dormienti di una popolazione abbindolata da una classe politica non più all'altezza delle risposte necessarie.D'altro canto, se non ripartiamo dal basso, dallo sviluppo delle nostre basi e dalla conoscenza delle nostre radici, come potremmo mai ricordarci di esser cittadini, e come tali di poter esprimere il nostro orgoglio nazionale?