È bellissimo quello che Fabio Carrari riesce a fare con la sua antologia poetica. In Il piacere di scrivere in più lingue testimonia l’universalità dei sentimenti, l’unicità del genere umano, la sua essenza comune che va al di là di lingua, religione, cultura e tradizioni. Un po’ come accadeva per le Olimpiadi nell’antica Grecia, l’Autore affida alla poesia il suo appello alla concordia, all’unità dei popoli, facendo dell’arte, come diceva Pablo Picasso, uno strumento per scuotere dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni. Un messaggio importante dunque, che aleggia dietro ogni singolo verso ad attestare che la molteplicità di forme non è altro che l’emblema dell’enorme bellezza dell’essere umano.