“Mi ossessionano le linee dei volti, i tagli degli occhi, i disegni morbidi delle ombre tra i pini. Alberi come samurai, che fronteggiano il mare, impavidi e forti. Lascio che lo splendore scenda lentamente dentro di me, goccia a goccia. Più spesso il gorgo mi afferra. Strani echi, strane spiagge, una cesoia le striscia a metà. Suona una musica, lamento lontano e inafferrabile. E mi sento sola”.Rina e Akito sono giovani e inconsapevoli. Lei è un’insegnante di lingue trasferitasi in Giappone, lui è l’erede di una famiglia rigida e tradizionale. S’incontrano e s’innamorano in una Tōkyō moderna e luminosa. Ma il tragico tsunami del marzo 2011 incombe sulle loro vite…Un romanzo di ambientazione suggestiva e ricco di riferimenti alla cultura giapponese. Sul perdersi e ritrovarsi. Un paesaggio interiore, denso di dolore ma colmo di luce.