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La vita di un politico cioè di Giuseppe è opera di Filone Alessandrino (25-21 a.C-41-2 d.C) con titolo latino De Iosepho e con uno greco Bios politicou, oper estin peri Joseph. Il titolo greco - da noi semplificato come Il politico o Giuseppe- vuole indicare un sistema politico ebraico, proposto al Faraone dal figlio di Giacobbe, ma in effetti è una proposta ebraico-alessandrina a Caligola (e poi a Claudio) di dioikesis/ amministrazione e di politeia/ costituzione. Sulla base della vicenda biblica di Giuseppe, giovane venduto dai fratelli e da loro ritrovato, dopo peripezie, come vicerè di…mehr

Produktbeschreibung
La vita di un politico cioè di Giuseppe è opera di Filone Alessandrino (25-21 a.C-41-2 d.C) con titolo latino De Iosepho e con uno greco Bios politicou, oper estin peri Joseph. Il titolo greco - da noi semplificato come Il politico o Giuseppe- vuole indicare un sistema politico ebraico, proposto al Faraone dal figlio di Giacobbe, ma in effetti è una proposta ebraico-alessandrina a Caligola (e poi a Claudio) di dioikesis/ amministrazione e di politeia/ costituzione. Sulla base della vicenda biblica di Giuseppe, giovane venduto dai fratelli e da loro ritrovato, dopo peripezie, come vicerè di Egitto, Filone crea la figura di o politikos, di uno, esperto come poimen/pastore, come ammnistratore di patrimoni familiari/oikonomos, come eirgomenos/carcerato, abile a interpretare il sogno del faraone delle sette vacche grasse e magre e a realizzarlo in modo conforme, grazie alla tou Kuriou prosthesis, all’aggiunta del signore. Giuseppe diventa così l’emblema di una politica amministrativa, decentratrice, saggia, capace di leggere il futuro e quindi di fare un piano dettagliato economico per il benessere popolare di Egitto, da lui governato per quasi ottanta anni. Filone, quindi, lascia in eredità un sistema politico, chiamato metodo Giuseppe che fonde cultura giudaica (halachah ed aggadah) e cultura romano-ellenistica (theoria- pracsis) nella coscienza che solo l'uomo ispirato, profetico, sacerdotale può conformarsi alla pronoia e seguire l’oikonomia divina, di norma imperscrutabile, opposta a quella umana. I padri della Chiesa e i magistri medievali hanno tramandato questa lezione di Filone, dopo averlo cristianizzato, sfruttando il sistema allegorico, teorizzando e latinizzando o politicos come vir civilis ciceroniano, capace però di leggere i segni dià simbulon/allegoricamente, ed hanno costituito il simbolo della civitas divina, ipotizzando sulla terra una sua immagine. Il libro di Filone, retorico, connesso con Il Sublime/ peri Upsous, è anche una bella narrazione di storia biblica, piacevole, piena di vicende, sorprendente, quasi un romanzo ellenistico, perfino con una piccante storia passionale.