Nel mondo dell’informazione è successo qualcosa di sconvolgente. I nuovi media, in nome della libertà, hanno stracciato le vecchie regole e gli antichi paradigmi e si stanno muovendo senza freni nel ciberspazio. Uno spazio che può essere veramente spaventoso come scrive Tom Friedman, un decano del “grande giornalismo”.
Questo libro racconta la storia e le conseguenze del caso Hulk Hogan/Peter Thiel contro Gawker che ha portato alla luce il conflitto tra il diritto di cronaca e la privacy. Finora era il primo a comandare, adesso la risposta è “dipende”; dipende soprattutto dall’avere un buon avvocato. Nell’epoca dei mass media c’era una sorta di autoregolazione degli organi d’informazione, la trasparenza radicale dell’informazione dei nuovi media rischia di fare una vittima illustre, la privacy. Ci dobbiamo abituare? In questo libro le grandi firme del giornalismo globale discutono questo dilemma del nostro tempo.
Questo libro raccoglie contributi di: Thomas Friedman, opinionista del New York Times e vincitore di 3 premi Pulitzer; Jeffrey Toobin, analista legale del New Yorker e della CNN; Peter Thiel, co-fondatore di PayPal ed esponente di spicco della squadra di Trump e Farhad Manjoo, tech columnist del New York Times. A Peter Thiel, voce autorevole della Silicon culture, è dedicato un breve saggio che ne tratteggia l’evoluzione da libertario a nicciano e quindi a trumpiano.
Questo libro racconta la storia e le conseguenze del caso Hulk Hogan/Peter Thiel contro Gawker che ha portato alla luce il conflitto tra il diritto di cronaca e la privacy. Finora era il primo a comandare, adesso la risposta è “dipende”; dipende soprattutto dall’avere un buon avvocato. Nell’epoca dei mass media c’era una sorta di autoregolazione degli organi d’informazione, la trasparenza radicale dell’informazione dei nuovi media rischia di fare una vittima illustre, la privacy. Ci dobbiamo abituare? In questo libro le grandi firme del giornalismo globale discutono questo dilemma del nostro tempo.
Questo libro raccoglie contributi di: Thomas Friedman, opinionista del New York Times e vincitore di 3 premi Pulitzer; Jeffrey Toobin, analista legale del New Yorker e della CNN; Peter Thiel, co-fondatore di PayPal ed esponente di spicco della squadra di Trump e Farhad Manjoo, tech columnist del New York Times. A Peter Thiel, voce autorevole della Silicon culture, è dedicato un breve saggio che ne tratteggia l’evoluzione da libertario a nicciano e quindi a trumpiano.