La figura femminile è un archetipo collegabile col mito che è dynamis, infatti: si tras-forma, si rinnova, assume significati metamorfici. Chiara Ferragni, come Alice, crea performance, eventi nell'info-spazio-tempo immaginario di Internet e con-fonde narrazione e realtà: un panopticon on line. Viviamo in una dimensione topologica che, con un nostro neologismo, definiamo lo "human-tech-space" dotato di imprevedibilità, indeterminatezza e singolarità. E' il trionfo del frame, della morfogenesi, dei cambiamenti di senso, ove gli oggetti si de-formano, senza perdere la loro qualità, per cui una tazza e una ciambella sono uguali: epifanie, biforcazioni, frattali di una grande "chiacchiera". L'era del caos: un dis-ordine che troviamo nelle scienze, nella filosofia, nella letteratura e nell'arte: è costitutivo dell'universo ed è uno strumento di interpretazione della realtà come sostiene Giacinto Plescia nella sua ontologia del chaosmos e dello zeit-raum in Mozart.