Il principe: Introduzione di Nino Borsellino
Dell’arte della guerra: A cura di Alessandro Capata
Edizioni integrali
Scritto nel 1513, in un momento di grande tensione esistenziale e intellettuale, il trattato De Principatibus (Il Principe) resta l’opera di Machiavelli più immediatamente coinvolta nella crisi politica dell’Italia rinascimentale. Sebbene frutto di un preciso momento storico, il testo si caratterizza per una durevole e universalmente riconosciuta modernità, e le analisi di Machiavelli si rivelano ancora oggi uno strumento di confronto e di riferimento politico imprescindibile. Per l’Arte della guerra, nel 1520, l’autore sceglierà una diversa forma di espressione letteraria: il dialogo. Caro alla filosofia, il dialogo si fa – con Machiavelli – vettore di esplicite e incisive dissertazioni politiche. La voce, ingenua e sapiente, dei protagonisti si rivela, anche in questo caso, una scelta efficace, che costringe l’uomo a una riflessione su se stesso, allora come oggi.
«Uno principe pertanto debbe consigliarsi sempre, ma quando lui vuole e non quando altri vuole: anzi debbe tòrre animo a ciascuno di consigliarlo di alcuna cosa, se non gliene domanda; ma lui debbe bene essere largo domandatore, e di poi, circa alle cose domandate, paziente auditore del vero: anzi, intendendo che alcuno per alcuno rispetto non gliele dica, turbarsene.»
Niccolò Machiavelli
(Firenze 1469-1527) è considerato, con Leonardo da Vinci, il tipico esempio di uomo rinascimentale: innovatore ma studioso del passato da cui sa trarre validi insegnamenti, libero nel pensiero che spazia oltre i confini del suo tempo e abbraccia la storia con una visione non particolaristica. Fu Segretario della Repubblica fiorentina dal 1498 al 1512, fino alla restaurazione della Signoria dei Medici. Dopo l’esonero dagli incarichi di Stato, scrisse le sue opere maggiori, politiche e letterarie. Di Machiavelli la Newton Compton ha pubblicato Mandragola - Clizia - Andria, Il Principe – Dell’arte della guerra e il volume unico Tutte le opere storiche, politiche e letterarie.
Dell’arte della guerra: A cura di Alessandro Capata
Edizioni integrali
Scritto nel 1513, in un momento di grande tensione esistenziale e intellettuale, il trattato De Principatibus (Il Principe) resta l’opera di Machiavelli più immediatamente coinvolta nella crisi politica dell’Italia rinascimentale. Sebbene frutto di un preciso momento storico, il testo si caratterizza per una durevole e universalmente riconosciuta modernità, e le analisi di Machiavelli si rivelano ancora oggi uno strumento di confronto e di riferimento politico imprescindibile. Per l’Arte della guerra, nel 1520, l’autore sceglierà una diversa forma di espressione letteraria: il dialogo. Caro alla filosofia, il dialogo si fa – con Machiavelli – vettore di esplicite e incisive dissertazioni politiche. La voce, ingenua e sapiente, dei protagonisti si rivela, anche in questo caso, una scelta efficace, che costringe l’uomo a una riflessione su se stesso, allora come oggi.
«Uno principe pertanto debbe consigliarsi sempre, ma quando lui vuole e non quando altri vuole: anzi debbe tòrre animo a ciascuno di consigliarlo di alcuna cosa, se non gliene domanda; ma lui debbe bene essere largo domandatore, e di poi, circa alle cose domandate, paziente auditore del vero: anzi, intendendo che alcuno per alcuno rispetto non gliele dica, turbarsene.»
Niccolò Machiavelli
(Firenze 1469-1527) è considerato, con Leonardo da Vinci, il tipico esempio di uomo rinascimentale: innovatore ma studioso del passato da cui sa trarre validi insegnamenti, libero nel pensiero che spazia oltre i confini del suo tempo e abbraccia la storia con una visione non particolaristica. Fu Segretario della Repubblica fiorentina dal 1498 al 1512, fino alla restaurazione della Signoria dei Medici. Dopo l’esonero dagli incarichi di Stato, scrisse le sue opere maggiori, politiche e letterarie. Di Machiavelli la Newton Compton ha pubblicato Mandragola - Clizia - Andria, Il Principe – Dell’arte della guerra e il volume unico Tutte le opere storiche, politiche e letterarie.