Favola per tutti i bambini che diventeranno adulti,per tutti gli adulti che non possono tornare bambini.
Il Principe piccolo, nato dopo quattro principesse, dal Re Kruggrerr e dalla regina Éclair, è la disperazione di suo padre. Sì, perché il Re vorrebbe che seguisse le proprie orme e diventasse un guerriero, mentre a lui non piacciono le armi, ma i libri, la musica, i quadri.
E così il Re lo chiama “Principe mattissimo” e decide di esiliarlo in un luogo inospitale per costringerlo a diventare un vero guerriero.
Così, con l'aiuto della Maga dei Viaggi, lo fa teletrasportare in un minuscolo pianeta della galassia, Arborea, insieme al suo letto e a tutti i suoi libri, che sono veramente tanti e che, soprattutto, hanno una capacità' straordinaria: parlano!
Non è facile la vita su Arborea, ma con l'aiuto dei libri e del Genio dell'Ulivo, il Principe riesce a cavarsela. Dorme nel cavo del Grande Ulivo dove sistema anche i libri, che nel piano organizzato dal Re, dovrebbero presto smettere presto di parlare, costringendo il ragazzo ad abbandonare le proprie idee balzane e a tornare nella reggia, dove Kruggrerr sta preparando una nuova guerra contro Re Balzac.
La Maga dei Viaggi, il cui vero nome è Bignè (ed è la sorella di Éclair, la mamma del Principe morta da alcuni anni) con l'aiuto di un magico Cristallo di Rocca, osserva, insieme al Re, le vicissitudini del Principe su Arborea e così insieme scoprono l’amicizia del ragazzo con una lucciolina che ha perso la sua lucina e che lui battezza "Lucciolina buia".
I due, appena si accorgono che i libri piano piano si stanno spegnendo, decidono di imparare a memoria i più' importanti e per questo motivo Lucciolina buia chiede e ottiene l'aiuto di tutte le lucciole di Arborea che illuminano l'Ulivo permettendo così la lettura anche durante la notte.
Quando il Principe mattissimo viene a sapere che il vero nome di Lucciolina buia è Nives, ha un sussulto: gli torna in mente un episodio capitato cinque anni prima. Una principessa, che appunto si chiamava Nives, mentre si stava recando al castello, aveva avuto un incidente con la carrozza ed era scomparsa.
Un caso, una coincidenza?
Niente affatto: la Lucciolina buia è proprio la Principessa Nives e la mamma del Principe piccolo, Éclair, non è morta, ma è tornata ad essere...
Una nuova, fantastica avventura sta per coinvolgere il Principe, Nives, la Maga Bignè, Cruassant, l’Ulivo, arborea e l’intera Galassia Incantata…
La favola è a lieto fine, come tutte le favole, e come in tutte le favole, il testo nasconde, sotto metafora, valori importanti: cultura, amicizia, amore, pace, ecologia... ma, in fondo, sarebbe riduttivo leggerlo solo in questa ottica. È semplicemente una lettura piacevole e stimolante che ha il sapore delle cose buone.
Il Principe piccolo, nato dopo quattro principesse, dal Re Kruggrerr e dalla regina Éclair, è la disperazione di suo padre. Sì, perché il Re vorrebbe che seguisse le proprie orme e diventasse un guerriero, mentre a lui non piacciono le armi, ma i libri, la musica, i quadri.
E così il Re lo chiama “Principe mattissimo” e decide di esiliarlo in un luogo inospitale per costringerlo a diventare un vero guerriero.
Così, con l'aiuto della Maga dei Viaggi, lo fa teletrasportare in un minuscolo pianeta della galassia, Arborea, insieme al suo letto e a tutti i suoi libri, che sono veramente tanti e che, soprattutto, hanno una capacità' straordinaria: parlano!
Non è facile la vita su Arborea, ma con l'aiuto dei libri e del Genio dell'Ulivo, il Principe riesce a cavarsela. Dorme nel cavo del Grande Ulivo dove sistema anche i libri, che nel piano organizzato dal Re, dovrebbero presto smettere presto di parlare, costringendo il ragazzo ad abbandonare le proprie idee balzane e a tornare nella reggia, dove Kruggrerr sta preparando una nuova guerra contro Re Balzac.
La Maga dei Viaggi, il cui vero nome è Bignè (ed è la sorella di Éclair, la mamma del Principe morta da alcuni anni) con l'aiuto di un magico Cristallo di Rocca, osserva, insieme al Re, le vicissitudini del Principe su Arborea e così insieme scoprono l’amicizia del ragazzo con una lucciolina che ha perso la sua lucina e che lui battezza "Lucciolina buia".
I due, appena si accorgono che i libri piano piano si stanno spegnendo, decidono di imparare a memoria i più' importanti e per questo motivo Lucciolina buia chiede e ottiene l'aiuto di tutte le lucciole di Arborea che illuminano l'Ulivo permettendo così la lettura anche durante la notte.
Quando il Principe mattissimo viene a sapere che il vero nome di Lucciolina buia è Nives, ha un sussulto: gli torna in mente un episodio capitato cinque anni prima. Una principessa, che appunto si chiamava Nives, mentre si stava recando al castello, aveva avuto un incidente con la carrozza ed era scomparsa.
Un caso, una coincidenza?
Niente affatto: la Lucciolina buia è proprio la Principessa Nives e la mamma del Principe piccolo, Éclair, non è morta, ma è tornata ad essere...
Una nuova, fantastica avventura sta per coinvolgere il Principe, Nives, la Maga Bignè, Cruassant, l’Ulivo, arborea e l’intera Galassia Incantata…
La favola è a lieto fine, come tutte le favole, e come in tutte le favole, il testo nasconde, sotto metafora, valori importanti: cultura, amicizia, amore, pace, ecologia... ma, in fondo, sarebbe riduttivo leggerlo solo in questa ottica. È semplicemente una lettura piacevole e stimolante che ha il sapore delle cose buone.