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Il processo di Beatrice Cenci (eBook, ePUB) - Gismondi, Antonio
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Ci sono sempre stati, fin dagli albori della storia dell’umanità, particolari fatti di “cronaca”, misfatti, delitti efferati ed episodi talmente rilevanti e intrisi di drammaticità da essere destinati a rimanere impressi nella memoria collettiva per intere generazioni, addirittura per secoli, sfidando così le stesse barriere del tempo e dello spazio. Potremmo citarne molti, dal martirio della povera Ifigenia, barbaramente uccisa dal padre Agamennone nel contesto di un vero e proprio sacrificio umano per propiziare la partenza della flotta greca verso Troia, all’efferato massacro dell’eccelsa…mehr

Produktbeschreibung
Ci sono sempre stati, fin dagli albori della storia dell’umanità, particolari fatti di “cronaca”, misfatti, delitti efferati ed episodi talmente rilevanti e intrisi di drammaticità da essere destinati a rimanere impressi nella memoria collettiva per intere generazioni, addirittura per secoli, sfidando così le stesse barriere del tempo e dello spazio. Potremmo citarne molti, dal martirio della povera Ifigenia, barbaramente uccisa dal padre Agamennone nel contesto di un vero e proprio sacrificio umano per propiziare la partenza della flotta greca verso Troia, all’efferato massacro dell’eccelsa Ipazia, grande scienziata, filosofa platonica e iniziata eleusina, consumatosi ad Alessandria d’Egitto in una giornata di Marzo del 415 d.C. ad opera di un’orda di monaci cristiani istigati dal Patriarca Cirillo; dalla vicenda della “pulzella d’Orléans” Giovanna d’Arco, oggi venerata come santa dalla Chiesa Cattolica, ma a suo tempo condannata per eresia e arsa viva sul rogo, fino ai più recenti casi dei delitti di Meredith Kercher e Yara Gambirasio. Ma la vicenda di Beatrice Cenci, giovanissima e bellissima nobildonna romana, accusata di aver preso parte insieme alla matrigna Lucrezia Petroni e ai suoi fratelli all’assassinio del padre, il conte Francesco Cenci, uomo dissoluto, violento e depravato, condannata a morte e poi decapitata di fronte a Castel Sant’Angelo l’11 Settembre 1599, ha talmente segnato la coscienza popolare da rappresentare ancora oggi, dopo oltre quattro secoli, una ferita aperta che grida giustizia.