Consigliato ad un pubblico 14+
Nel romanzo “Il profumo delle viole” c’è il pathos di una trama destinata a vivere per sempre nella memoria del lettore ed è ispirata dall’incontro, travolgente e appassionante, di vicende umane, sentimentali e storiche dal valore assoluto. Protagonista a tutto tondo è una donna la cui storia viene ripercorsa nella forma di un esteso flashback inserito in una narrazione filtrata dalla focalizzazione esterna di una voce fuori campo potente e autorevole, in grado di generare il giusto ritmo nell’alternanza di sequenze narrative e momenti di spannung. Ambientata in Liguria, la vicenda copre un arco temporale di sessant’anni e, prendendo le mosse dall’oggi, nel delicato momento in cui, in un cimitero di Chiavari, si sta per procedere all’esumazione dei resti di una giovane donna morta nel 1944, si dipana attraverso il lungo racconto di un’esistenza provata, spesso infelice, turbata dalla prepotenza di un marito prevaricatore e violento, ai tempi Maggiore Generale della Guardia Nazionale Repubblicana, ma recuperata dall’autenticità di un rapporto extraconiugale appagante e felice, seppur inizialmente frastornante. Edda, Marco Aurelio e Lorenzo sono, infatti, i protagonisti assoluti di un violento triangolo sentimentale innestato sul contesto di un’ambientazione storica, quella italiana durante il ventennio fascista, sullo sfondo dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Un ulteriore gioco nella scelta del tempo misto fa ritrovare la ragazza ai tempi dell’università, nel 1941, nel momento in cui un destino ingannatore l’ha ammaliata con il miraggio di un probabile amore in un futuro di certezze, le stesse che, nel tempo, si riveleranno in tutta la loro infingarda inconsistenza, tra violenze fisiche, inganni e continui tradimenti subiti. Lorenzo, giovane sottoposto del marito, arriva, del tutto inatteso, nella vita di Edda; la conquista, con la semplicità tipica dei sentimenti veraci e senza ripensamenti, le offre, con assoluta complicità, il miraggio di una vita sottratta ai soprusi e basata sulla robusta speranza in una famiglia nuova e felice. Beffardo e traditore, però, il medesimo destino li costringe a prove durissime, fino a quando, in un finale inatteso e sorprendente, li mette nella condizione di ribaltare positivamente l’andamento dei fatti.
Nel romanzo “Il profumo delle viole” c’è il pathos di una trama destinata a vivere per sempre nella memoria del lettore ed è ispirata dall’incontro, travolgente e appassionante, di vicende umane, sentimentali e storiche dal valore assoluto. Protagonista a tutto tondo è una donna la cui storia viene ripercorsa nella forma di un esteso flashback inserito in una narrazione filtrata dalla focalizzazione esterna di una voce fuori campo potente e autorevole, in grado di generare il giusto ritmo nell’alternanza di sequenze narrative e momenti di spannung. Ambientata in Liguria, la vicenda copre un arco temporale di sessant’anni e, prendendo le mosse dall’oggi, nel delicato momento in cui, in un cimitero di Chiavari, si sta per procedere all’esumazione dei resti di una giovane donna morta nel 1944, si dipana attraverso il lungo racconto di un’esistenza provata, spesso infelice, turbata dalla prepotenza di un marito prevaricatore e violento, ai tempi Maggiore Generale della Guardia Nazionale Repubblicana, ma recuperata dall’autenticità di un rapporto extraconiugale appagante e felice, seppur inizialmente frastornante. Edda, Marco Aurelio e Lorenzo sono, infatti, i protagonisti assoluti di un violento triangolo sentimentale innestato sul contesto di un’ambientazione storica, quella italiana durante il ventennio fascista, sullo sfondo dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Un ulteriore gioco nella scelta del tempo misto fa ritrovare la ragazza ai tempi dell’università, nel 1941, nel momento in cui un destino ingannatore l’ha ammaliata con il miraggio di un probabile amore in un futuro di certezze, le stesse che, nel tempo, si riveleranno in tutta la loro infingarda inconsistenza, tra violenze fisiche, inganni e continui tradimenti subiti. Lorenzo, giovane sottoposto del marito, arriva, del tutto inatteso, nella vita di Edda; la conquista, con la semplicità tipica dei sentimenti veraci e senza ripensamenti, le offre, con assoluta complicità, il miraggio di una vita sottratta ai soprusi e basata sulla robusta speranza in una famiglia nuova e felice. Beffardo e traditore, però, il medesimo destino li costringe a prove durissime, fino a quando, in un finale inatteso e sorprendente, li mette nella condizione di ribaltare positivamente l’andamento dei fatti.