Giulio Balestra è un romanziere di fama internazionale; da un po’ di tempo, però, l’idea giusta per il suo nuovo romanzo sembra non voler arrivare. Quello che accade nel mondo, guerre, stragi di persone innocenti, stupri, omicidi, rapine, gli fa entrare nell’anima una grande tristezza e lo rende sempre più cupo. È così che decide di affrontare il tema della violenza e del desiderio di molti di farsi giustizia da soli. Attraverso i suoi personaggi, e soprattutto dalla voce del protagonista Mario Perla, pubblico ministero determinato e inflessibile, suggerisce una soluzione diversa che possa soddisfare soprattutto le vittime. Bisogna fare qualcosa, dice Giulio Balestra, per evitare che la gente si convinca di doversi armare per farsi giustizia da sé. Occorre che la politica e la magistratura, in questa materia, siano giuste e ispirino fiducia. Solo così sarà possibile trovare un po’ di pace e non rovinarsi la vita facendosi giustizia da soli. Ancora non può sapere, Giulio, che tra i capitoli aggiunti a quel romanzo uno in particolare lo coinvolgerà in modo diretto. Proprio quando la violenza arriverà a sfiorarlo concretamente, infatti, crolleranno in lui molte certezze e il destino lo porrà di fronte a mille interrogativi. Vendetta o perdono? Istinto o ragione? Quale soluzione sceglierà il protagonista? Enzo Rossi è nato a Roma nel 1948 e attualmente vive a Feltre, dove ha esercitato la professione di notaio, scrivendo testi giuridici per avvocati, commercialisti, notai e studenti. Appassionato e conoscitore d’arte, ha ideato e organizzato per il Comune di Feltre una mostra antologica su Tancredi, che ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico. Ha scritto articoli per «Il Sole 24 Ore» e ha tenuto per dieci anni una rubrica fissa sul mensile «Espansione» della Mondadori dal titolo I conti in tasca. Una volta in pensione si è dedicato alla scrittura di alcuni romanzi: con Albatros ha già pubblicato Maritozzi con panna e Artista di strada.