Il quinto evangelo si compone di trenta "frammenti" di un immaginario vangelo apocrifo. Un amico del card. Biffi, il commendatore milanese Migliavacca, avrebbe accidentalmente scoperto il prezioso testo in un pellegrinaggio a Gerusalemme. Al di là della finzione letteraria, i frammenti danno voce alle contestazioni più frequenti dell’insegnamento di Gesù, contestazioni mosse dagli stessi credenti e dai non-credenti. Sono interpretati con rara sagacia e profondo umorismo. E alla fine si rivelano come la visione paradossale degli autentici brani evangelici. Per cui, qualcuno, preoccupato, si chiesto: «È mai possibile che un cardinale abbia pubblicato un libro così dissacrante, così eversivo di tutti i principi fondamentali del cristianesimo?».
La chiave di lettura di queste pagine è l’ironia, artificio retorico che si affida - forse un po’ troppo - all´intelligenza del lettore. Il senso finale di questi frammenti e dell’elegante ironia è indurci a riflettere sulla nostra fedeltà a Cristo Signore.
Spesso le verità cristiane sono contestate dagli stessi credenti. «Di fronte a queste contestazioni sono costretto a osservare: "Ma guarda che nei discorsi di Gesù c’è proprio il contrario di quello che tu dici". E qualche volta aggiungo: "Forse non abbiamo tra le mani lo stesso vangelo …". Biffi propone trenta "frammenti" di un immaginario vangelo apocrifo, che un suo amico, il Commendator Migliavacca, avrebbe accidentalmente scoperto in un pellegrinaggio a Gerusalemme. Questi frammenti sono l’espressione
In questi anni in cui i Vangeli apocrifi sono tanto alla moda anche quello scoperto anni fa dal Commendator Migliavacca può essere utile per farci riflettere sulla nostra fedeltà a Cristo Signore.
La chiave di lettura di queste pagine è l’ironia, artificio retorico che si affida - forse un po’ troppo - all´intelligenza del lettore. Il senso finale di questi frammenti e dell’elegante ironia è indurci a riflettere sulla nostra fedeltà a Cristo Signore.
Spesso le verità cristiane sono contestate dagli stessi credenti. «Di fronte a queste contestazioni sono costretto a osservare: "Ma guarda che nei discorsi di Gesù c’è proprio il contrario di quello che tu dici". E qualche volta aggiungo: "Forse non abbiamo tra le mani lo stesso vangelo …". Biffi propone trenta "frammenti" di un immaginario vangelo apocrifo, che un suo amico, il Commendator Migliavacca, avrebbe accidentalmente scoperto in un pellegrinaggio a Gerusalemme. Questi frammenti sono l’espressione
In questi anni in cui i Vangeli apocrifi sono tanto alla moda anche quello scoperto anni fa dal Commendator Migliavacca può essere utile per farci riflettere sulla nostra fedeltà a Cristo Signore.