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A questo fervido ed estremo saggi che Simone Weil scrisse a Londra tra il 1942 e il 1943, conosciuto finora in Italia come La prima radice , viene infine restituito il titolo (desunto dall’ultima parte) datogli da Albert Camus per l’edizione incipitale del 1949, postuma come tutta l’opera weiliana maggiore, da La condizione operaia a La gravità e la grazia , da La conoscenza soprannaturale e Attesa di Dio a L’Iliade poema della forza e al corpus dei Quaderni , fino agli Scritti di Londra di cui è parte il Preludio a una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano . Tale era il titolo di…mehr

Produktbeschreibung
A questo fervido ed estremo saggi che Simone Weil scrisse a Londra tra il 1942 e il 1943, conosciuto finora in Italia come La prima radice, viene infine restituito il titolo (desunto dall’ultima parte) datogli da Albert Camus per l’edizione incipitale del 1949, postuma come tutta l’opera weiliana maggiore, da La condizione operaia a La gravità e la grazia, da La conoscenza soprannaturale e Attesa di Dio a L’Iliade poema della forza e al corpus dei Quaderni, fino agli Scritti di Londra di cui è parte il Preludio a una dichiarazione dei doveri verso l’essere umano. Tale era il titolo di questo ricco “manifesto”, che delinea una lucida visione prognostica, storicamente molto analitica quanto visionaria, volta alla ricostruzione di una Francia e di un’Europa democratica, libera da ogni oppressiva idolatria materialistica e scientifico-tecnologica, fondata invece sugli eterni “bisogni dell’anima” e riconnessa ai fondamenti spirituali e cosmici del prediletto mondo greco e cristiano-medievale, nella prospettiva di una nuova sacralità del lavoro e dell’esistenza umana. Simone Weil (1909-1943), massima filosofa del Novecento europeo, maturò progressivamente il suo originale pensiero etico-politico militante, dalle intense componenti mistico-universalistiche, nell’insegnamento, nell’esperienza in fabbrica, nella partecipazione alla guerra di Spagna e infine nel lavoro resistenziale di lotta antinazista, svolto prima in America e poi a Londra per l’organizzazione “France Libre”. Morì nel sanatorio di Ashford (Kent) in seguito alle privazioni autoimpostesi.