Otto preziose schegge di horror: macabri racconti capaci di condurci negli inferi delle nostre angosce. In ognuno emerge una diversa figura femminile tratteggiata nelle sue capacità di esaltare e distruggere: donna come ossessione in grado di far precipitare la mente nell’oblio, musa ispiratrice, creatura divina o maledetta che conduce a rinunciare alla vita, oggetto di un amore sognato immortale ma rivelatosi fragile e deperibile, luce dei sensi e sentimento buio e irraggiungibile. Precursore del surrealismo e della psicanalisi, Ewers oscilla di continuo tra il conscio e l’inconscio, alternando il logico al fantastico, il quotidiano all’inverosimile.Allievo e seguace di Hoffmann e di Edgar Allan Poe, tutta la sua opera è venata di mistero e di una speciale atmosfera erotica e macabra, allucinante e grottesca. I racconti che presentiamo rimangono tra i più riusciti esempi di letteratura “nera”.