Anni settanta. Italia. Un uomo di mezz'età, alla guida di una Aston Martin vecchio modello, scorrazza liberamente per una via secondaria del raccordo autostradale Milano-Siena. E' Franco Caetano, modesto sceneggiatore cinematografico alla ribalta del cinema italiano, protagonista della prima parte del libro. E' in viaggio verso il traguardo di tutta una vita: la possibilità di assumere una posizione di rilievo nell'ambito cinematografico italiano. Milano, è la destinazione dei suoi sogni, dove lui e il maestro del cinema italiano Dario Argento avrebbero dovuto discutere in merito del suo nuovo sceneggiato. Ma il buonumore dello sceneggiatore non è destinato a durare. Inavvertitamente, infatti, Franco perde il controllo della sua macchina, andando a sbattere violentemente contro un platano piantato lì vicino. Nessun danno fisico, per fortuna: ma la macchina risulta inutilizzabile. E' inutile: Franco Caetano prende con sé la sua valigetta ed è costretto, con la neve che gli arriva fino alle ginocchia, a vagabondare in cerca di aiuto nel cuore di quelle colline gremite di neve. Camminerà per delle ore prima di trovare la sua unica ancora di salvezza: una vecchia, decrepita ma sontuosissima curtis medievale, strutturata a mo' di villa. Franco Caetano entra senza indugio nella villa, sicuro di trovare in aiuto. Speranza vana, vista l'accoglienza fredda, algida e sospetta che le riserverà la padrona della villa: l'enigmatica Madame Dufresne. Accolto a trovar rifugio nella villa, Madame Dufresne accoglie con piacere Franco nella sua villa, presentandolo ai vari ospiti: pervenuti ivi per via della dipartita del marito della governante: il signor Dufresne. A questo punto Franco Caetano fa la loro conoscenza: la grassa signora Molinari, ricca borghese, con suo nipote Charles; l'affarista di Chicago, il signor Alan Wetmore; il giudice Wittelcatt, losco e astuto individuo dai modi viscidi, la bella Signorina Fountaine e il di lei marito: il tenebroso e asciutto conte David Ostermayer. Fin qui nulla di particolare. Tutto, infatti, sembra dimostrarsi a Franco come il preludio di giornate noiose; passati, rinchiusi, costretti in quel castello di neve a doversi impegnare in erudite e noiose conversazioni a stampo politico/economico. Ma il delitto di uno dei commensali, la notte stessa dell'arrivo del signor Caetano, risveglierà gli animi di tutti i commensali pervenuti alla funzione funeraria. Chi è l’assassino? In un'atmosfera grottesca, spinta ai limiti del surreale; circoscritta da una coltre di neve che negherà la fuga al sociopatico che ha compiuto tale efferato omicidio; con personaggi che hanno tanto da dire e molto da nascondere, la caccia del gatto al topo di Franco Caetano e Giovanni Calvino sitrasformerà in un'ossessionante corsa contro il tempo. Perché, a quel punto, l'assassino potrebbe essere chiunque. Chiunque...