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L'incontro con il Re del Po è stato e rappresenta l'occasione, per affrontare diversi temi e diverse discipline. La vita e i racconti del Re del Po ci portano nell'Italia della seconda guerra mondiale e del periodo post bellico, in una nazione da ricostruire.
I racconti del Re del Po ci conducono al Grande Fiume, il Po, intorno al quale nei millenni si sono sviluppate diverse civiltà antropiche. Così, il Re del Po è un pretesto anche per calarci in vicende storiche, con risvolti sociali e politici. Ma, soprattutto, questa biografia atipica rappresenta il contesto, dove affrontare argomenti…mehr

Produktbeschreibung
L'incontro con il Re del Po è stato e rappresenta l'occasione, per affrontare diversi temi e diverse discipline. La vita e i racconti del Re del Po ci portano nell'Italia della seconda guerra mondiale e del periodo post bellico, in una nazione da ricostruire.

I racconti del Re del Po ci conducono al Grande Fiume, il Po, intorno al quale nei millenni si sono sviluppate diverse civiltà antropiche.
Così, il Re del Po è un pretesto anche per calarci in vicende storiche, con risvolti sociali e politici. Ma, soprattutto, questa biografia atipica rappresenta il contesto, dove affrontare argomenti e elementi di filosofia e di psicologia, di fisica e biologia, in particolare di astronomia e di botanica.
Dunque, il regno del Re del Po, fatto di costruzioni in legno naturale - rami, tronchi e radici portate dalla corrente del Grande Fiume - è principalmente un regno vegetale e acquatico.
Le costruzioni del Re del Po si ancorano proprio ai salici e ai pioppi della riva destra del fiume Po, vicino al ponte in cemento armato, che congiunge Boretto, paese raggiano dove viveva il Re del Po, a Viadana, il primo paese mantovano, che si incontra passando il fiume Po, che segna anche il confine tra Emilia Romagna e Lombardia.
Ma, al di là di aspetti di geografia e di vari elementi multidisciplinari, chi è il Re del Po?
E cosa può rappresentare per noi il Re del Po?

Il Re del Po dagli anni Settanta ha iniziato a costruire baracche con il legno portato dalla corrente del Po; poi, sono iniziate le costruzioni in modo massiccio e permanente, con cambuse, ponti sospesi, scale, piccole case, che diventano giochi per i bambini.
Nel 2019 la grande piena del fiume Po ha spazzato via letteralmente tutte le costruzioni in legno, create, con pazienza, abilità e tenacia, nel corso degli anni dal Re del Po.
Ma, il Re del Po non si è fermato di fronte a questa distruzione e ha ripreso questa specie di gioco con il Grande Fiume, che partecipa e contribuisce a queste costruzioni, con creatività.
E le costruzioni in legno del Re del Po rappresentavano e rappresentano una sorta di opera d'arte naturalistica, un'opera di ingegno e di intelligenza manuale, quasi come una sfida tra il Re del Po e il Grande Fiume. E per il Re del Po il Grande Fiume è un essere vivente, come il pianeta Terra, con cui dialogare, in modo simbolico e, soprattutto, sentimentale.
Il motto del Re del Po era e resta: "Il Re del Po ha il Po, la Natura, i bimbi e il tempo".
Le costruzioni in legno naturale del Re del Po rappresentano un luogo magico e avventuroso, quasi selvaggio, in cui i bambini si possono muovere liberamente.
Per il Re del Po la Natura, come i bambini, sono elementi sacri: il Re del Po ci parla della magia e della sacralità della vita, in ogni sua forma, osservando le stelle, i pianeti, guardando ad un mondo futuro da costruire, fatto di pace, armonia e naturalezza.

Avvicinarsi alla vita e alle costruzioni in legno del Re del Po sulla riva destra del fiume Po ci avvicina ad una filosofia di vita, archetipica e ancestrale, che possiamo incontrare in diverse filosofie orientali, come il taoismo e l'induismo, e in culture antiche sapienziali: la vita è una danza di creazione e distruzione, in un equilibrio cosmico, che dobbiamo avvertire e che dobbiamo sperimentare nelle nostre azioni quotidiane.