“….in certe regioni dell'Himalaya, tra i ventidue templi
che rappresentano i ventidue Misteri di Ermete
e le ventidue lettere di certi alfabeti sacri,
l'Agartha …”
Marquis Alexandre Saint-Yves d’Alveydre fu Il primo a parlare esplicitamente del Regno sotterraneo di Agartha, oltre a lui si possono trovare delle indicazioni da F.Ossendowski nel suo libro Bestie Uomini e Dei. Il regno di Agartha influenzò certamente Papus, Renè Guenon e Rudolf Steiner.
Il libro di Saint-Yves sostiene che nelle profondità dell'Himalaya esistano enormi città sotterranee, che sono sotto il governo di un pontefice sovrano noto come Brahâtma.
Governato secondo i più alti principi, il regno di Agartha, a volte noto come Shambhala, rappresenta un mondo molto avanzato oltre la nostra cultura moderna, sia tecnologicamente che spiritualmente. Gli abitanti possiedono abilità straordinarie che le loro controparti in superficie hanno dimenticato da tempo. Inoltre, Agartha ospita enormi biblioteche di libri scolpiti nella pietra, che custodiscono la conoscenza collettiva dell'umanità dalle sue origini più remote.
che rappresentano i ventidue Misteri di Ermete
e le ventidue lettere di certi alfabeti sacri,
l'Agartha …”
Marquis Alexandre Saint-Yves d’Alveydre fu Il primo a parlare esplicitamente del Regno sotterraneo di Agartha, oltre a lui si possono trovare delle indicazioni da F.Ossendowski nel suo libro Bestie Uomini e Dei. Il regno di Agartha influenzò certamente Papus, Renè Guenon e Rudolf Steiner.
Il libro di Saint-Yves sostiene che nelle profondità dell'Himalaya esistano enormi città sotterranee, che sono sotto il governo di un pontefice sovrano noto come Brahâtma.
Governato secondo i più alti principi, il regno di Agartha, a volte noto come Shambhala, rappresenta un mondo molto avanzato oltre la nostra cultura moderna, sia tecnologicamente che spiritualmente. Gli abitanti possiedono abilità straordinarie che le loro controparti in superficie hanno dimenticato da tempo. Inoltre, Agartha ospita enormi biblioteche di libri scolpiti nella pietra, che custodiscono la conoscenza collettiva dell'umanità dalle sue origini più remote.