Extracomunitario, straniero, immigrato, clandestino, irregolare, migrante.
Sui giornali, in televisione, sul web li sentiamo continuamente nominare.
Sono decine di migliaia. Crescono ogni anno.
Abbiamo continue notizie statistiche, notizie sui flussi di provenienza, notizie su centri di accoglienza/detenzione stracolmi, notizie di politica estera, notizie su accordi e contrasti con gli stati africani.
Nessuna notizia su come l’occidente abbia impietosamente depredato il continente africano per più di un secolo.
Oggi hanno trasferito 500 clandestini da qui a lì, 278 fermati alla frontiera, la Francia ce ne restituisce 36 di cui 12 smaltiti in centri governativi, 20 in centri di accoglienza straordinari, e 4 in strutture di accoglienza provvisorie.
Per alcuni il problema è di facile soluzione: chiudere i porti, vietare il soccorso in mare o anche affondare i barconi con armamenti adeguati.
“Vengono qui a rubarci il lavoro”, “aiutiamoli a casa loro”, “ non sono razzista, ma...”, “negher fora di bal”.
Il 36% per cento sono così, il 22% sono cosà, 127.342 coperte, 364.237 paia di carpe, servono 5.347.834 litri di acqua potabile, 6.357.000 bastoncini di pesce per avere almeno 245.334.556 calorie...
Numeri. Percentuali. Proiezioni.
Quasi nessuno parla di persone.
Sono persone.
Persone.
Ognuna con una propria storia, una famiglia, un lavoro, un problema di sopravvivenza, un anziano da accudire.
Sono operai, disoccupati, artigiani, laureati, criminali, uomini di fede, contadini, artisti, politici, nullafacenti, astrofisici, ignoranti, professori, esattamente come da noi, come in tutto mondo. Provo a mettermi nei loro panni: ignaro del mio futuro faccio salire i miei figli e mia moglie incinta su un gommone che perde pezzi per arrivare non si sa dove, forse.
Lo faccio davvero. Valuto che è la cosa migliore per me e per loro.
Per decidere di fare un gesto simile, da cosa sto scappando? Palesemente l’orrore da cui sto fuggendo è tale che preferisco rischiare la mia vita e quella della mia famiglia per un futuro sconosciuto piuttosto che restare.
Dice Gesù: . (Mt 25,34-35) “Beati voi, perché ero straniero e mi avete accolto”. Il 74,4 degli italiani sono cattolici. Evidentemente per il problema dell’immigrazione c’è una deroga divina.
Ugo Dighero 25 settembre 2023
Sui giornali, in televisione, sul web li sentiamo continuamente nominare.
Sono decine di migliaia. Crescono ogni anno.
Abbiamo continue notizie statistiche, notizie sui flussi di provenienza, notizie su centri di accoglienza/detenzione stracolmi, notizie di politica estera, notizie su accordi e contrasti con gli stati africani.
Nessuna notizia su come l’occidente abbia impietosamente depredato il continente africano per più di un secolo.
Oggi hanno trasferito 500 clandestini da qui a lì, 278 fermati alla frontiera, la Francia ce ne restituisce 36 di cui 12 smaltiti in centri governativi, 20 in centri di accoglienza straordinari, e 4 in strutture di accoglienza provvisorie.
Per alcuni il problema è di facile soluzione: chiudere i porti, vietare il soccorso in mare o anche affondare i barconi con armamenti adeguati.
“Vengono qui a rubarci il lavoro”, “aiutiamoli a casa loro”, “ non sono razzista, ma...”, “negher fora di bal”.
Il 36% per cento sono così, il 22% sono cosà, 127.342 coperte, 364.237 paia di carpe, servono 5.347.834 litri di acqua potabile, 6.357.000 bastoncini di pesce per avere almeno 245.334.556 calorie...
Numeri. Percentuali. Proiezioni.
Quasi nessuno parla di persone.
Sono persone.
Persone.
Ognuna con una propria storia, una famiglia, un lavoro, un problema di sopravvivenza, un anziano da accudire.
Sono operai, disoccupati, artigiani, laureati, criminali, uomini di fede, contadini, artisti, politici, nullafacenti, astrofisici, ignoranti, professori, esattamente come da noi, come in tutto mondo. Provo a mettermi nei loro panni: ignaro del mio futuro faccio salire i miei figli e mia moglie incinta su un gommone che perde pezzi per arrivare non si sa dove, forse.
Lo faccio davvero. Valuto che è la cosa migliore per me e per loro.
Per decidere di fare un gesto simile, da cosa sto scappando? Palesemente l’orrore da cui sto fuggendo è tale che preferisco rischiare la mia vita e quella della mia famiglia per un futuro sconosciuto piuttosto che restare.
Dice Gesù: . (Mt 25,34-35) “Beati voi, perché ero straniero e mi avete accolto”. Il 74,4 degli italiani sono cattolici. Evidentemente per il problema dell’immigrazione c’è una deroga divina.
Ugo Dighero 25 settembre 2023