Marco Ravasini introduce il suo interessante saggio con queste parole:"Unico fra tutte le formanti della musica, il ritmo non è una prerogativa esclusiva di quest’arte ma si trova anche in altri linguaggi artistici a decorso temporale (poesia, danza), per non parlare delle sfere dell’astronomia e della biologia. Anzi, proprio dall’osservazione delle rivoluzioni planetarie e dalla constatazione della natura ciclica di tanti fenomeni biologici l’uomo ricavò, con ogni probabilità, potenti suggestioni che influenzarono notevolmente la ritmica delle arti del tempo."