Io veniva da Strasburgo in compagnia del gentile amico al quale ho dedicato questo Romanzo. Il desiderio di giunger presto alla splendente Parigi, ci avea tratti a viaggiare senza riposo. Giunti a La Fertè-sous-Jouarre, grazioso borgo sul Confine della Sciampagna, fu d’uopo far racconciare la sedia di posta. Per ingannare il tempo, io mi fermai a discorrere con una vecchia che vendeva frutti. In quel mentre passò una donna di rara bellezza; ma il pallore del suo viso, e la malinconia del suo sguardo, destarono la mia curiosità. Io chiesi chi ella fosse, e la vecchia me ne disse in succinto l’istoria. Durante la mia dimora in Parigi mi venne fatto di raccogliere più minute particolarità intorno ad essa, e ne distesi il racconto. Il tardo ritorno di molti prigionieri dall’interno della Russia, ha dato origine in Francia a varie singolari avventure: ma nessuna, a quanto io sappia, supera la presente nella pietà e nel malinconico tenore de’ casi.