"Il ritorno del figlio", è incentrato sul processo psicologico vissuto da una madre distrutta per la morte del figlio in guerra. La donna sentirà rinascere la sua capacità di amare quando le viene portato in casa un bambino, trovato dal marito abbandonato in una strada di campagna.
"La bambina rubata" è un racconto col il quale Grazia Deledda tenta di liberarsi da un legame esclusivo della sua esperienza artistica con il mondo sardo, conferendo ai racconti un significato umano di valore universale.
"La danza della collana" si svolge nella Roma del 1924 che sta per sprofondare nella dittatura fascista. Splendido gioiello fatto di crudi dialoghi quasi teatrali ed intensi monologhi interiori.
È la storia di un ambiguo triangolo affettivo fra il conte Giovanni Delys e zia e nipote che portano lo stesso nome, Maria Baldi. Una preziosa collana di perle, desiderata da ciascuno dei tre personaggi fa da collante all’intera vicenda. Giovanni e l’orfana priva di mezzi Maria si sposano anche se il conte è attratto dall’altra donna, ma la loro unione non sarà delle più felici. Sullo sfondo la gelosia della zia, ancora giovane nell’animo, la quale desidera l’amore e la passione, che trascorre le sue vuote giornate nel villino a due piani di recente costruzione domandandosi se la sua vita sia finita prima di essere iniziata.
Maria Grazia Cosima Deledda è nata a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante, il 27 settembre 1871. E’ stata la seconda donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1926. Morirà a Roma, all'età di 64 anni, il 15 agosto 1936.
"La bambina rubata" è un racconto col il quale Grazia Deledda tenta di liberarsi da un legame esclusivo della sua esperienza artistica con il mondo sardo, conferendo ai racconti un significato umano di valore universale.
"La danza della collana" si svolge nella Roma del 1924 che sta per sprofondare nella dittatura fascista. Splendido gioiello fatto di crudi dialoghi quasi teatrali ed intensi monologhi interiori.
È la storia di un ambiguo triangolo affettivo fra il conte Giovanni Delys e zia e nipote che portano lo stesso nome, Maria Baldi. Una preziosa collana di perle, desiderata da ciascuno dei tre personaggi fa da collante all’intera vicenda. Giovanni e l’orfana priva di mezzi Maria si sposano anche se il conte è attratto dall’altra donna, ma la loro unione non sarà delle più felici. Sullo sfondo la gelosia della zia, ancora giovane nell’animo, la quale desidera l’amore e la passione, che trascorre le sue vuote giornate nel villino a due piani di recente costruzione domandandosi se la sua vita sia finita prima di essere iniziata.
Maria Grazia Cosima Deledda è nata a Nuoro, penultima di sei figli, in una famiglia benestante, il 27 settembre 1871. E’ stata la seconda donna a vincere il Premio Nobel per la letteratura, nel 1926. Morirà a Roma, all'età di 64 anni, il 15 agosto 1936.