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Si poteva essere schiavi per nascita, per deportazione oppure per aver commesso crimini o per estinguere debiti di famiglia: bambini indesiderati, prigionieri di guerra. Ogni motivo era valido per andare ad infoltire l'indispensabile moltitudine di schiavi che già popolava l'Urbe repubblicana e il mondo romano non considerava che questa merce avesse un cuore e un'anima. Al mercato si trovava di tutto: nani, musici, giocolieri, ballerine. Tutti coi piedi tinti di bianco, cicatrici e marchi a fuoco sui corpi con le iniziali fug ad indicare un fuggitivo, fur per ladro, Kal come calunniatore.…mehr

Produktbeschreibung
Si poteva essere schiavi per nascita, per deportazione oppure per aver commesso crimini o per estinguere debiti di famiglia: bambini indesiderati, prigionieri di guerra. Ogni motivo era valido per andare ad infoltire l'indispensabile moltitudine di schiavi che già popolava l'Urbe repubblicana e il mondo romano non considerava che questa merce avesse un cuore e un'anima. Al mercato si trovava di tutto: nani, musici, giocolieri, ballerine. Tutti coi piedi tinti di bianco, cicatrici e marchi a fuoco sui corpi con le iniziali fug ad indicare un fuggitivo, fur per ladro, Kal come calunniatore. Malmenati e frustati sul posto tra l'indifferenza dei cittadini a sancire la normalità di tale abominio. Le terribili angherie cui quotidianamente venivano sottoposti Spartacus e i suoi compagni di sventura favorirono la nascita e il consolidamento di una confraternita detta *lega degli oppressi*. Anche il rudiario Enumao che non era più schiavo, ma ricordava bene gli anni in cui lo era stato, aderì a questa Lega che negli anni si allargò sempre più tra la numerosissima popolazione che perennemente subiva vessazioni ed ingiustizie.