Una storia vera
Nel 1942, il giovane soldato britannico Arthur Dodd venne fatto prigioniero dall’esercito tedesco e fu trasportato a Oświęcim, nell’alta Slesia polacca. I tedeschi diedero a quel luogo un altro nome, oggi sinonimo delle ore più buie dell’umanità: lo chiamarono Auschwitz. Costretto a lavorare per la fabbrica I.G.Farben – che impiegava anche manodopera ebrea fornita dal campo di concentramento –, obbligato ad assistere quotidianamente agli orrori che annullavano la volontà e l’umanità di chi li subiva e di chi ne era testimone, Arthur pensava che la sua vita sarebbe finita ad Auschwitz. Deciso, tuttavia, ad assolvere fino in fondo il suo dovere di soldato e di buon cristiano, con i suoi compagni di prigionia sabotò il lavoro industriale nazista, rischiò la vita per alleviare le sofferenze dei prigionieri ebrei e aiutò un gruppo di partigiani polacchi a pianificare un’evasione di massa. Questa scioccante storia vera getta nuova luce sulle operazioni del campo, rivela la gerarchia dei trattamenti degli internati da parte delle SS e presenta la storia, in gran parte sconosciuta, dei prigionieri di guerra militari detenuti ad Auschwitz.
Un punto di vista inedito sull’Olocausto dalla prospettiva di un soldato britannico prigioniero ad Auschwitz
«Avvincente.»
The Guardian
«Il resoconto magistrale di Colin Rushton è un’aggiunta straziante ma necessaria alla conoscenza delle storie dell’olocausto.»
Soldier Magazine
«È una storia suggestiva; ed è vera.»
Barnes & Noble
«Se non ricordiamo il passato, lo ripeteremo. Davvero un libro straordinario.»
Defence Focus
Colin Rushton
Originario di Liverpool, è autore di articoli e reportage apparsi su giornali, riviste e antologie tradotte in tutto il mondo. Appassionato di storia, ha raccolto documenti e testimonianze di prima mano per scrivere i suoi libri, incentrati su aspetti mai raccontati dell’Olocausto e della seconda guerra mondiale. Oltre a Il sabotatore di Auschwitz, bestseller in Inghilterra, ha pubblicato anche Beyond the Gates of Hell.
Nel 1942, il giovane soldato britannico Arthur Dodd venne fatto prigioniero dall’esercito tedesco e fu trasportato a Oświęcim, nell’alta Slesia polacca. I tedeschi diedero a quel luogo un altro nome, oggi sinonimo delle ore più buie dell’umanità: lo chiamarono Auschwitz. Costretto a lavorare per la fabbrica I.G.Farben – che impiegava anche manodopera ebrea fornita dal campo di concentramento –, obbligato ad assistere quotidianamente agli orrori che annullavano la volontà e l’umanità di chi li subiva e di chi ne era testimone, Arthur pensava che la sua vita sarebbe finita ad Auschwitz. Deciso, tuttavia, ad assolvere fino in fondo il suo dovere di soldato e di buon cristiano, con i suoi compagni di prigionia sabotò il lavoro industriale nazista, rischiò la vita per alleviare le sofferenze dei prigionieri ebrei e aiutò un gruppo di partigiani polacchi a pianificare un’evasione di massa. Questa scioccante storia vera getta nuova luce sulle operazioni del campo, rivela la gerarchia dei trattamenti degli internati da parte delle SS e presenta la storia, in gran parte sconosciuta, dei prigionieri di guerra militari detenuti ad Auschwitz.
Un punto di vista inedito sull’Olocausto dalla prospettiva di un soldato britannico prigioniero ad Auschwitz
«Avvincente.»
The Guardian
«Il resoconto magistrale di Colin Rushton è un’aggiunta straziante ma necessaria alla conoscenza delle storie dell’olocausto.»
Soldier Magazine
«È una storia suggestiva; ed è vera.»
Barnes & Noble
«Se non ricordiamo il passato, lo ripeteremo. Davvero un libro straordinario.»
Defence Focus
Colin Rushton
Originario di Liverpool, è autore di articoli e reportage apparsi su giornali, riviste e antologie tradotte in tutto il mondo. Appassionato di storia, ha raccolto documenti e testimonianze di prima mano per scrivere i suoi libri, incentrati su aspetti mai raccontati dell’Olocausto e della seconda guerra mondiale. Oltre a Il sabotatore di Auschwitz, bestseller in Inghilterra, ha pubblicato anche Beyond the Gates of Hell.