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Questo romanzo scritto da Grazia Deledda nel 1921, pochi anni prima del Nobel che ne decretò la consacrazione, racconta la storia di un uomo alla continua ricerca della solitudine, che vive da solo e isolato dal mondo, che sente il bisogno invincibile di essere invisibile. Un uomo che non vuole piacere agli altri e che agli altri non vuole fare piaceri, cortese ma freddo, il cui unico mondo è la propria casa nella quale ammette solo una ristretta cerchia di persone. La chiave interpretativa di questo suggestivo esperimento narrativo è quello delle necessità primarie del protagonista, siano…mehr

Produktbeschreibung
Questo romanzo scritto da Grazia Deledda nel 1921, pochi anni prima del Nobel che ne decretò la consacrazione, racconta la storia di un uomo alla continua ricerca della solitudine, che vive da solo e isolato dal mondo, che sente il bisogno invincibile di essere invisibile. Un uomo che non vuole piacere agli altri e che agli altri non vuole fare piaceri, cortese ma freddo, il cui unico mondo è la propria casa nella quale ammette solo una ristretta cerchia di persone. La chiave interpretativa di questo suggestivo esperimento narrativo è quello delle necessità primarie del protagonista, siano esse carnali, materiali e infine morali. Temi che l'autrice iniziò ad esplorare progressivamente cambiando non soltanto la trama, ma anche l'ambientazione dei suoi lavori. Qui non sappiamo esattamente dove siamo, all'interno di una natura cristallizzata, ma certamente non siamo in Sardegna. Vi troverete coinvolti tra queste pagine che offrono pochi dialoghi ma molta introspezione, in un viaggio che si ferma alle stazioni del tormento e della paura, della scelta e dell'abbandono, nell'eterno duello tra la vita e la morte nel quale il vincitore fino all'ultima pagina resterà imprevedibile. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
Autorenporträt
Deledda was born in Nuoro, Sardinia, into a middle-class family, to Giovanni Antonio Deledda and Francesca Cambosu, as the fourth of seven siblings. She attended elementary school (the minimum required at the time) and was then educated by a private tutor (a guest of one of her relatives) and moved on to study literature on her own. It was during this time that she started displaying an interest in writing short novels, mostly inspired by the life of Sardinian peasants and their struggles. Her teacher encouraged her to submit her writing to a newspaper and, at age 13, her first story was published in a local journal. Some of Deledda's early works were published in the fashion magazine L'ultima moda between 1888 and 1889. In 1890 Trevisani published Nell'azzurro (Into the Blue), her first collection of short stories. Deledda's main focus was the representation of poverty and the struggles associated with it through a combination of imaginary and autobiographical elements. Her family wasn't particularly supportive of her desire to write.