Fantascienza - racconto lungo (54 pagine) - Cosa è vero in un mondo fatto di finzioni?
Harlan è un uomo duro, fedele al suo dovere. Fa ciò che gli viene ordinato, fa poche domande e non si preoccupa di pensare. Non spetta a lui farlo.
La Federazione gli assegna una nuova missione, un compito delicato che coinvolge una ragazza innocente, una vittima del sistema ignara del suo destino. Lontano dalla civiltà, travolto dalla vastità del deserto, Harlan si troverà costretto a schivare attacchi inattesi e ad affrontare il dilemma di una scelta che non avrebbe voluto fare.
Roger Munny (Padova, 1971), vive e lavora a New York, dove si occupa di diplomazia multilaterale. La partecipazione ai processi negoziali onusiani, in cui le potenze nucleari, e non solo, perpetuano i propri interessi vitali, gli offre una conoscenza diretta dei meccanismi, a volte sottili, su cui si fonda ogni potere autoritario.
Nei suoi racconti di fantascienza, gli apparati di potere si presentano sotto false apparenze democratiche, ma continuano a sostenersi sui medesimi dispositivi di controllo pervasivo. Sono solo più spietati ed efficienti, poiché dispongono di una tecnologia superiore.
Roger ha pubblicato alcuni racconti di fantascienza su riviste italiane.
Harlan è un uomo duro, fedele al suo dovere. Fa ciò che gli viene ordinato, fa poche domande e non si preoccupa di pensare. Non spetta a lui farlo.
La Federazione gli assegna una nuova missione, un compito delicato che coinvolge una ragazza innocente, una vittima del sistema ignara del suo destino. Lontano dalla civiltà, travolto dalla vastità del deserto, Harlan si troverà costretto a schivare attacchi inattesi e ad affrontare il dilemma di una scelta che non avrebbe voluto fare.
Roger Munny (Padova, 1971), vive e lavora a New York, dove si occupa di diplomazia multilaterale. La partecipazione ai processi negoziali onusiani, in cui le potenze nucleari, e non solo, perpetuano i propri interessi vitali, gli offre una conoscenza diretta dei meccanismi, a volte sottili, su cui si fonda ogni potere autoritario.
Nei suoi racconti di fantascienza, gli apparati di potere si presentano sotto false apparenze democratiche, ma continuano a sostenersi sui medesimi dispositivi di controllo pervasivo. Sono solo più spietati ed efficienti, poiché dispongono di una tecnologia superiore.
Roger ha pubblicato alcuni racconti di fantascienza su riviste italiane.