Filippo svolge un lavoro particolare: sgombera le case dei defunti, gettando via le cose che erano soliti usare o anche solo accarezzare con gli occhi, ed eliminando quelle dare così loro la morte definitiva. Ed è ciò che è chiamato a fare anche per il senatore Benito Stefanelli, deceduto da poco. Fra mobili antichi e classici souvenir, Filippo trova però qualcosa di inaspettato: un manoscritto. Un giallo, per l'esattezza. La storia è ambientata nel 1961 a Monte Capretta, un piccolo paese vicino Roma. Il paesino viene sconvolto quell'anno dalla morte della bella e ricca Doralice, suicidatasi a casa sua durante una cena con ospiti. Suo marito Euro, però, non è convinto che si sia trattato di suicidio, e organizza una nuova cena, esattamente un anno dopo la morte di Doralice e con gli stessi invitati di allora, per costringere il colpevole ad uscire allo scoperto. Chi potrà essere stato? Onorina, la dirimpettaia innamorata di Euro, e desiderosa di divenirne la consorte? Angelo Bellosguardo, l'ambizioso sindaco di paese che aveva una relazione clandestina con Doralice? O Antonio, una vecchia fiamma della defunta, che le doveva un'importante somma? O, ancora, la sorella Agata, che alla sua morte erediterà una fortuna?
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