Breve trattazione del "peccato". Di quelle azioni che mutano in peggio la nostra persona, nel profondo delle sue capacità più alte: intelletto, volontà e memoria. Trasformandoci dallo splendore della bellezza originaria, dataci da Dio nella creazione, ad esseri che si rovinano con le proprie mani. La radice del peccato risiede nella triplice concupiscenza, in quelle tendenze che provengono dallo spirito del maligno e spingono al peccato. In esse risiede la nostra somiglianza con Satana. Rimanendo anche dopo il battesimo, la triplice concupiscenza per il piacere, l'avere ed il potere si può paragonare a dei virus patogeni che infettano la nostra anima. Il loro fomite entra attraverso la vista, la gola e la superbia. Sono compiuti sotto la spinta di questi nascosti aizzatori, che provocano fenomeni di malvagità e delinquenza sociale e collettiva. Da piccole imperfezioni possono diventare gravi mancanze; fino a quelli enormi dei grandi peccatori, e corruttori del mondo. Compiuti da tutte le parti dell'uomo, corpo e spirito, sono riparati dalle sofferenze del corpo e dell'anima di Gesù Cristo.