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La nuova “Società dell’informazione” nasce e si sviluppa grazie allo scambio di dati, di informazioni, alla circolazione di scritti, di immagini e programmi per elaboratore. Ciò che contraddistingue l’attuale economia e società è proprio la caratteristica reticolare favorita dalla massiccia diffusione delle telecomunicazioni e, in particolar modo, di Internet.L’espressione “Società dell’informazione” è stata coniata nel 1973 da Daniel Bell, ordinario di sociologia ad Harvard, attraverso la quale è stata evidenziata la fine della società post-industriale che, giunta all’apice del suo percorso…mehr

Produktbeschreibung
La nuova “Società dell’informazione” nasce e si sviluppa grazie allo scambio di dati, di informazioni, alla circolazione di scritti, di immagini e programmi per elaboratore. Ciò che contraddistingue l’attuale economia e società è proprio la caratteristica reticolare favorita dalla massiccia diffusione delle telecomunicazioni e, in particolar modo, di Internet.L’espressione “Società dell’informazione” è stata coniata nel 1973 da Daniel Bell, ordinario di sociologia ad Harvard, attraverso la quale è stata evidenziata la fine della società post-industriale che, giunta all’apice del suo percorso evolutivo, tenta di riorganizzarsi in un nuovo modello che non si con- centri più sulla produzione di beni materiali, bensì su quella di servizi immateriali.Il settimo Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha definito la società dell’informazione come quella società in grado di amplificare e valorizzare ogni potenzialità dell’essere umano grazie all’accesso alle tecnologie e all’educazione.In questo contesto dunque, al fine di garantire un’efficiente allocazione delle tecnologie e il diritto al loro accesso ed utilizzo, compito della legge è quello di individuare le soluzioni più idonee per la tutela di ogni diritto che rischia di essere minacciato.Questo risultato deve essere ottenuto cercando di bilanciare gli interessi della collettività, in particolare legati alle esigenze dell’istruzione, della ricerca scientifica, della libertà di circolazione delle idee e dell’interesse pubblico degli utenti, per i quali dunque si profila lo schema della gratuità e, gli interessi degli operatori economici fornitori dei servizi tecnologici.Per questi ultimi, poiché l’innovazione tecnologica richiede un elevato livello di investimenti in termini finanziari, umani ed organizzativi, la soluzione adottata non può essere altro che la concessione di diritti di privativa (brevetti e diritto d’autore) seppur con delle eccezioni e limitazioni.Nel vastissimo panorama della ricerca scientifica e della sua successiva applicazione industriale, che la legge puntualmente si sforza di disciplinare, la scelta di analizzare la tutela giuridica dei programmi per elaboratore e, in particolare delle sue modalità di distribuzione, nasce dalla considerazione che i software detengono un ruolo sempre più importante in una vasta gamma di industrie e di aspetti della vita quotidiana essendo quindi di fondamentale importanza per lo sviluppo economico e culturale della collettività.