Amos non è un bambino come gli altri: è immortale. Ma, seppur immortale, egli non è né un dio né un eroe. Capace di concepire grandi sogni dimostrerà che anche quelli impossibili possono realizzarsi. La forza che lo ha reso immortale promana dalle anime dei bambini che, nel corso dei secoli, sono stati vittime dell’umana follia. Queste anime hanno deciso di porre un limite al dolore e di scuotere, tramite la voce di un fanciullo, le nostre coscienze e quelle delle generazioni future, affinché ciò che di orrendo è accaduto non possa accadere mai più. Il loro grido di dolore si leverà potente, e il loro sogno, che Amos incarna, potrebbe spostare l’asse su cui si regge il mondo dal governo degli uomini a quello delle anime. Ma potrà un fanciullo porre un limite all’umana follia e realizzare il sogno di una pacifica convivenza? Lungo il suo viaggio, dalle epoche più remote fino a un imminente futuro, Amos compirà azioni volte a migliorare il mondo fino a escogitare un’originale strategia che potrebbe cambiare radicalmente il corso della Storia.
Un romanzo metafora, forte di una trama ben congegnata, di un attento studio psicologico del protagonista e di uno stile asciutto, incisivo, qua e là ravvivato da sprazzi di ironia.
Un romanzo metafora, forte di una trama ben congegnata, di un attento studio psicologico del protagonista e di uno stile asciutto, incisivo, qua e là ravvivato da sprazzi di ironia.