È un piccolo libro pieno di trovate umoristiche e tragicomiche. La spina dorsale della narrazione è la storia struggente di uno smarrito e tenero innamorato che funambolicamente s’inventa tutto quello che gli manca, compreso il suo grande amore. Lui soffre a voce alta e descrive in modo caricaturale quello che intimamente pensano e provano tutti gli innamorati del mondo. Si aggiungono gli aforismi dell’Antologia Della Malasorte e le “metafisiche” sentenze dello stralunato testamento che dà il titolo al libro. L’ultima parte, infine, è una visione demenziale di certi sentimenti e della retorica che spesso li va a rappresentare. C’è anche qualche piccolo dettaglio da cercare in qua e in là. Questo è un libro che si legge in fretta ma è concepito come le canzoni dei Beatles. Corte, ma capaci di farsi riascoltare con passione.