Il libro è il distillato di dodici anni di esperienza umana e professionale all’interno di strutture dedicate alle cure di fine vita. L’autrice, musicoterapista professionista, racconta la propria esperienza sul campo soffermandosi a riflettere non solo sul significato e il valore che può assumere la musicoterapia in Hospice, ma anche su tematiche fondamentali inerenti il fine vita. Ogni capitolo racconta l’incontro con un paziente - ovvero con una persona e in alcuni casi con i familiari - ed è un tentativo di ricostruzione di un clima emotivo, di una fotografia impressa nella memoria, di un breve, a volte brevissimo, percorso di incontro, scambio, conoscenza e separazione. Ognuna delle persone di cui si parla in questo libro, nel momento in cui ha accettato di avventurarsi in un percorso condiviso di ascolto, della musica e non solo, ha reso possibile nella propria vita e in quella dell’autrice un cambiamento e una trasformazione, contribuendo con una piccola porzione all’edificio che costruiamo durante questa esistenza andando alla ricerca del senso. Nella Postfazione si entra nel dettaglio rispetto la modalità con cui viene proposta l’esperienza della musicoterapia ai singoli pazienti e ai loro familiari, in stanza e nel gruppo di sostegno; non mancano riflessioni in merito al significato della musica e della musicoterapia in un contesto così speciale come quello dell’Hospice e alle problematiche specifiche inerenti le cure di fine vita. Nell’Appendice, a partire da materiali ricavati da fonti ufficiali, si entra nel merito di questioni quali le cure palliative e la sedazione terminale. Il volume si rivolge agli addetti ai lavori (musicoterapisti, psicologi, medici, infermieri, assistenti sociali, operatori socio sanitari, volontari), a pazienti e familiari e a tutte le persone a vario titolo interessate alle problematiche legate alle cure palliative e alla sedazione terminale, oltre che all’applicazione della musicoterapia in Hospice.